Nibionno, un lettore: ''problema spaccio in Via don Sturzo. La sera movimenti sospetti''

Ancora questione spaccio di stupefacenti al centro del dibattito a Nibionno. A pochi giorni da una segnalazione sul fenomeno al cimitero, un altro lettore ha voluto rimarcare la presenza del problema in un altro punto della frazione, in via don Luigi Sturzo, all'uscita di Cibrone sulla statale 36 in direzione sud.
"Ci mettiamo le mani nei capelli pensando alla situazione qui fuori - ci ha raccontato un cittadino - Noi viviamo qui da sette anni e lo spaccio c'è sempre stato: ci sono periodi in cui va meglio e altri in cui va peggio. Per portare fuori il cane, non mando mai la moglie da sola; i bambini piccoli qui non passeggiano. In qualche modo ci stiamo abituando, ma siamo molto vigili. Di fronte a noi, ci sono villette abbandonate e abbiamo visto persone che entravano: spesso sono ragazzi che possono farsi male visto che è un cantiere aperto senza controllo".

Via don Sturzo a Cibrone di Nibionno

I residenti controllano tramite un'applicazione i veicoli che destano in loro maggiori sospetti: "Appena vediamo una macchina scassata o con luci spente, controlliamo tramite un'applicazione: in gran parte di questi casi, sono vetture non assicurate" ha spiegato.
Ha raccontato quello che a lui e a altri cittadini capita di vedere. "Alle 21 iniziano i movimenti che spesso sono serali. Abbiamo i campi intorno a casa e ci capita di vedere non solo lo spaccio di bustine tra clienti e spacciatori, ma anche movimenti più "grossi": alle volte, vediamo uno scambio di zainetti. In altri casi, vediamo persone che scendono dalle auto ed entrano nel bosco. C'è un parcheggio dove si fermano e aspettano la chiamata: è un punto strategico ed isolato, in parte nascosto dalle piante che abbiamo tagliato noi condomini. Qui non sono state posizionate le telecamere, né sulla via né sul parcheggio, eppure è un punto di spaccio noto al sindaco, che invitiamo a passare di qui una sera. Le hanno messe in altre zone, ma non qui".
Le segnalazioni alle autorità competenti sono ormai all'ordine del giorno. "Noi forniamo sempre le targhe ai carabinieri. Li chiamiamo più o meno quindici sere al mese".
In passato si sono verificati spiacevoli episodi. Non è comunque confermato un diretto legame tra lo spaccio e gli episodi di furto. "Negli anni scorsi, sono entrati nei box a rubare, ci hanno tagliato le serrande. Appena costruite le abitazioni, prima che
Il sindaco Claudio Usuelli
 entrassimo, hanno rubato i sanitari".
L'ultimo episodio è molto recente. "A inizio settimana, pur essendo buio perché i lampioni sono spenti, abbiamo visto un certo movimento vicino al parcheggio dell'orditura Rigamonti. Non abbiamo però visto persone che uscivano. Abbiamo segnalato tutto al proprietario: la mattina successiva, ci ha confermato che c'era stato un furto. A distanza di un paio di giorno giorni, hanno trovato piedi di porco durante l'orario di lavoro".
Sulla questione abbiamo chiesto un commento al sindaco Claudio Usuelli. "Sappiamo di questo problema. Le forze dell'ordine stanno facendo le indagini: leggendo i giornali sono pieni di articoli di retate fatte in continuazione. A differenza di quanto detto, ci sono già due telecamere. Le telecamere di lettura targhe sono collegate alla sala operativa di carabinieri, questura e guardia di finanza. Le altre non sono collegate a questo sistema centrale: non risulta quindi se hanno o meno l'assicurazione. La norma peraltro dice che, per la privacy, anche con le telecamere, se non c'è l'assicurazione, non può essere inviata a casa la multa".
Il primo cittadino ha poi ribadito il suo ruolo: "Il sindaco non è un agente di polizia. Non può fare gli arresti: ci sono gli organi deputati a questo. Io sono nato a Cibrone. Conosco bene il paese: so dove sono le zone e cosa succede. I cittadini mi riferiscono e io avviso chi di dovere".
M.Mau.
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