La cesanese Magda vola dal Bachelet alla Russia per inseguire il sogno di ballerina

Otto anni dopo aver mosso i primi passi sulle punte, a 14 anni, è stata selezionata ed è volata in Russia per entrare a far parte della prestigiosa Vaganova Ballet Academy di San Pietroburgo, una delle più note al mondo e prima scuola di danza teatrale in Russia fondata dall'imperatrice Anna nel 1738.
Magda Scaccabarozzi di Cesana Brianza, è una studentessa al secondo anno dell'istituto Bachelet di Oggiono che fa parte del gruppo di eccellenze che seguono un apposito programma ministeriale per conciliare lo studio con l'attività sportiva ai massimi livelli.
Impegnatissima, con tre spettacoli alle porte, si è resa disponibile a raccontarci il suo percorso. "Ho cominciato danza a 4 anni in una palestra vicino a casa ma era più gioco danza e non mi piaceva molto perché io volevo già fare la sbarra e mettere le punte, quindi a 6 anni mi sono spostata da una scuola all'altra fino a quando ho incontrato, a Stile danza, scuola di danza ad Erba, l'insegnante Sara De Col, ex ballerina diplomata a Stoccarda, con la quale mi sento ancora tutti i giorni e senza la quale non avrei potuto realizzare il mio sogno" ha spiegato.

Magda Scaccabarozzi

Sara l'ha poi accompagnata dal maestro Ludmill Cakalli e dalla maestra Tatiana Sulejmani, entrambi suoi insegnanti, ex primi ballerini del teatro di Tirana: il trio di insegnanti, negli ultimi tre anni, ha formato la ragazza che già da piccola sentiva la danza nel sangue, pur essendo figlia d'arte. I nonni paterni, ogni sabato sera, uscivano e andavano a ballare ballo liscio mentre mamma Laura, in gioventù ha frequentato corsi di danza moderna: "Potrei aver ereditato questa passione da lei, ma credo che per la maggior parte venga da me".
Un interesse come quello di tante altre coetanee, coltivato al di fuori degli studi e rimasto tale fino al 2019. Quell'anno, per Natale, i genitori, le avevano infatti regalato una lezione con Natalia Osipova, ballerina del teatro Bolshoi di Mosca, a Firenze per "Danza in Fiera".
"Il giorno prima della partenza ha deciso di partecipare anche un'altra ragazza che faceva danza con me e quindi abbiamo deciso di partire il giorno prima e pernottare una notte in hotel". Per ammortizzare i costi, le ragazze hanno aggiunto un'altra lezione, l'audizione per la Vaganova Ballet Academy. "Pensavamo che fosse un'audizione per gli stage estivi che si svolgono in Italia, invece alla fine dell'audizione hanno chiamato il numero 33, che ero io e, dopo aver controllato la mia mobilità articolare, mi hanno detto che ero stata presa. Subito sono uscita dalla sala ancora con le scarpette di danza ai piedi e sono andata a chiamare mia mamma che era fuori ad aspettarmi. Gli insegnanti dell'accademia hanno parlato poi con lei, riferendole la notizia".


L'audizione era avvenuta sabato 22 febbraio 2020: dal lunedì successivo, la scuola era stata chiusa a causa del Coronavirus. "Decidemmo di non dirlo subito perché ancora non ci credevo, era una cosa davvero inaspettata per me ed ero felicissima".
Dopo i mesi necessari per espletare tutte le procedure burocratiche, Magda parte il 16 settembre: un viaggio che affronta, da subito, in solitudine in quanto lo spostamento dei genitori non era possibile. "La partenza a causa del Covid non era come me la sarei aspettata - ha proseguito - All'inizio pensavo che i miei genitori mi avrebbero accompagnata e che per una settimana sarebbero stati con me a San Pietroburgo e che periodicamente sarebbero venuti qui, ma niente di tutto ciò è successo. Anzi, non sono nemmeno tornata a casa per Natale a causa del virus".
Un inizio totalmente differente dalle aspettative: Magda, a 14 anni, si è ritrovata sola nella sua stanza, in una terra nuova e sconosciuta, a migliaia di chilometri dagli affetti familiari. "I primi tre mesi sono stati difficili - ha ammesso - Il primo mese credo di aver pianto tutti i giorni, anche se chiamavo i miei genitori tutto il giorno, tutti i giorni. La cosa più terribile credo siano stati i primi quattro giorni: non avevo la connessione sul mio cellulare, e usando il Wi-Fi dell'accademia, che è pessimo, potevo chiamare i miei genitori poco e nemmeno in videochiamata. In più non conoscevo nessuno: quei giorni sono stati traumatici, ma poi si è sistemato tutto. Ora sto benissimo, mi sono ambientata, ho amici che vengono da tutto il mondo, anche se con le mie compagne di classe russe non riesco ancora a comunicare bene a causa della lingua".

Le sue giornate sono molto intense. "La mia mattina inizia alle 7.25 quando mi sveglio, chiamo mio papà e insieme a lui mi pettino e mi vesto per andare a lezione di danza. Vado a colazione alle 8 e alle 9 comincio ad allenarmi per due ore. Per tre volte a settimana poi, ho lezione di russo prima di pranzo. Dopo pranzo al lunedì e sabato ho lezione di ginnastica e potenziamento muscolare". Al pomeriggio segue anche le lezioni di carattere, dove si studiano le danze tipiche dei diversi paesi, oppure di danza moderna. Quando sono in programma gli spettacoli, dalle 17.30 deve seguire le prove che possono durare anche dopo le 20.00.
Negli intervalli di tempo che le restano, segue le lezioni del Bachelet: "All'inizio facevo fatica perché, non essendo ambientata qui non riuscivo a concentrarmi sullo studio, ma ora riesco a seguire tranquillamente sia il liceo che l'accademia, grazie anche ai professori che sono sempre a mia disposizione". Alla sera quindi solitamente svolge i compiti del liceo, cena, chiama i genitori e la maestra Sara, con la quale continua a coltivare il rapporto.
Del paese che la ospita ci ha detto: "La cosa che mi colpisce più della Russia è la grandezza. San Pietroburgo è enorme e bellissima, alterna palazzi storici con palazzi moderni. L'unica cosa negativa è il freddo: anche se ora mi sono abituata, le temperature sono sempre sotto zero fino a -25 gradi". In relazione alla situazione contingente, ci ha riferito che "nessuno è preoccupato per il Covid. In accademia siamo tutti senza mascherina e anche per le strade di San Pietroburgo poche persone camminano con la mascherina. Diciamo che c'è un atteggiamento menefreghista".


Grazie a quest'esperienza in terra russa, ha iniziato concretamente a coltivare il suo sogno. "In primis vorrei riuscire a diplomarmi all'accademia, per poi entrare in una compagnia famosa e riuscire a diventare prima ballerina. Non deve essere per forza una compagnia qui in Russia, ma vorrei che fosse conosciuta".
Mamma Laura ci ha svelato che Magda ha un altro talento: come il fratello maggiore, anche lei ha studiato pianoforte da 4 a 12 anni. Poi, ha dovuto abbandonarlo per dedicarsi interamente alla danza, ma anche questo è stato d'aiuto nel suo percorso. "Io sono sempre stata appassionata di danza. Lo facevo a livello amatoriale e, quando lei era piccola, alcune volte la portavo con me a lezione. Lei ci guardava e ricordo che un giorno mi ha detto: "Mamma, io non voglio giocare, voglio fare danza, quella vera". Con i primi approcci in seconda elementare, abbiamo capito che non era il classico sogno di una bambina che vuole fare la ballerina: ha dimostrato di volerlo davvero, senza paura di rinunciare a qualcosa, andare al parco con le amiche, partecipare alle feste di compleanno. Non c'è mai stata una volta in cui mi ha detto che non voleva andare".
La madre ci ha rivelato le perplessità dopo l'audizione: "Non ne avevamo mai fatte perché aveva un fisico che non era aderente agli standard italiani. Non era molto magra, quindi non me la sentivo di portarla a fare un'audizione per una grande scuola italiana dove basterebbe poco per metterle in testa che è troppo grassa, in un periodo in cui il corpo è in continuo cambiamento".

Magda, però, è stata notata a Firenze, tra le altre 40 ragazze, di età tra 15 e 18 anni. "Io ero molto scettica, nel senso che mi aspettavo la fregatura, vista l'esperienza non proprio positiva di un'amica. All'inizio sono stata molto schietta con le insegnanti, ma poi abbiamo capito che era opportunità unica. A San Pietroburgo, le prime settimane, sono state un po' dure perché non aveva mai fatto esperienze da sola: in vacanza veniva sempre con noi. Siamo stupiti del fatto che sia voluta andare e l'abbia affrontata con una maturità che non ci aspettavamo".
Anche papà Pietro è orgoglioso della figlia. "Quando in Italia sono le 5.35, mi sveglio e le dedico la prima mezz'ora del mattino, accompagnandola fino alla porta di uscita dalla stanza, poi la sento ancora a metà mattina. Quando era qui, uscivo di casa presto e rientravo la sera tardi: non ci si vedeva molto. Ora la sento molto di più: è l'occasione per passare più tempo insieme. È molto determinata. Da quando è piccola aspetta questo momento ed era giusto che tentasse la sua strada perché questo è quello che vuole fare".
Entrambi i genitori la sostengono pienamente nel percorso che ha intrapreso. A giugno, Magda terminerà l'anno accademico. Poi, dopo la pausa estiva, farà rientro a San Pietroburgo per frequentare il quinto anno. All'ottavo è previsto il diploma. La strada è ancora lunga, ma il sogno sta iniziando a prendere forma e la giovane cesanese non sembra disposta a perdere l'occasione.
Michela Mauri
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