Barzanò: adesione al bando regionale per la bonifica dell’amianto alle ex elementari

Il progetto di riqualificazione dell’ex scuola elementare di Barzanò prevede di trasformare l’edificio storico nella nuova sede degli uffici municipali, tramite un insieme sistematico di opere che comprendono lavori di restauro conservativo, adeguamento sismico e antincendio e il miglioramento delle prestazioni termiche dell’involucro edilizio. Lo studio di fattibilità tecnica ed economica per la sua realizzazione era già stato approvato con una delibera della giunta comunale nel luglio 2019, stimandone costo complessivo in 5 milioni e mezzo di euro.

L'immobile

Durante le attività di rilievo dell’edificio e la successiva campagna diagnostica, necessarie ad acquisire le informazioni indispensabili per redigere il progetto di riqualificazione e restauro del fabbricato storico, sono stati però individuati alcuni materiali con sospetta presenza di amianto. In data 29 aprile 2019 l’Amministrazione comunale di Barzanò ha quindi trasmesso la notifica di presenza di amianto in strutture o luoghi all’ATS Brianza della sede di Lecco, segnalando il ritrovamento di materiali contenenti amianto in un ambiente accessibile e non confinato sia di matrice compatta nella canna fumaria del sottotetto ai piani secondo e terzo e nei serbatoi del sottotetto al piano terzo, e sia di matrice friabile nelle tubazioni del sottostrada seminterrato al piano primo.

A sinistra la canna fumaria in Eternit tra il piano secondo e il piano terzo sottotetto.
A destra serbatoi in eternit al piano terzo sottotetto e una tubazione idraulica al piano primo sottostrada seminterrato

Dalle rilevazioni è emerso che gli elementi in matrice compatta presentano uno stato di degrado con porzioni danneggiate inferiori del 10% e, molto probabilmente, sono stati posati nel 1960 in occasione del sopralzo del fabbricato storico e comunque non oltre il 1974, anno a cui risale l’ultimo importante intervento di trasformazione dell’edificio. L’incarico al laboratorio d’analisi P.I.ECO srl da parte del Comune è giunto però solamente in data 30 novembre 2020 e i prelievi sono stati pertanto eseguiti in data 3 dicembre 2020 mentre la relazione conclusiva è stata predisposta lo scorso 10 febbraio. Nello specifico, il prelievo eseguito nel sottostrada del piano primo ha dato esito positivo in merito alla presenza di amianto per quanto riguarda la sola coibentazione della tubazione idraulica. A seguito dei successivi colloqui telefonici con la dott.sa Giuliana Saba dell’ATS Brianza, nonostante l’esito negativo della maggior parte dei nuovi campioni di materiale analizzato, si è quindi stabilito di preventivare il costo dell’intervento di bonifica, pari a 97mila euro, prevedendo di confinare staticamente tutte le porzioni del piano seminterrato dove sono presenti tubazioni con coibentazioni di diversa natura.

Tubazione idraulica al piano terzo sottotetto e il relativo campione prelevato

L’intervento, oltre a rimuovere e bonificare tutte le coibentazioni delle tubazioni idrauliche poste sul soffitto del piano seminterrato, deve prevedere anche la rimozione e la bonifica del materiale presente sul pavimento come terra, polveri e macerie di natura edile, in quanto ritenuto dai tecnici di ATS Brianza contaminato da fibre di amianto. Le opere dovranno prevedere anche la rimozione della canna fumaria posta tra il piano secondo e il sottotetto, dei due serbatoi presenti nel sottotetto, entrambi in cemento-amianto di matrice compatta, e delle coibentazioni delle tubazioni idrauliche presenti nel sottotetto, pur non essendo stata riscontrata la presenza di amianto. L’amministrazione comunale ha perciò ritenuto di approvare in linea tecnica lo scorso 4 marzo il progetto definitivo dei lavori di bonifica dell’amianto predisposto dall’architetto Roberto Spreafico di Barzanò, già incaricato per la progettazione della riqualificazione dell’edificio. Tale decisione è stata presa innanzitutto per poter procedere alla richiesta di un contributo economico da Regione Lombardia, la quale ha aperto un bando per l’assegnazione di risorse agli enti locali per la rimozione di manufatti contenenti amianto da edifici pubblici, e che quindi permetterebbe al Comune di completare tali lavori di bonifica che al momento costituiscono una somma finanziaria ingente per le casse dell’ente stesso.
M.B.
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