Molteno: riapre la chiesa parrocchiale con le nuove vetrate. Cambiato anche l'altare

La chiesa parrocchiale di San Giorgio a Molteno è pronta a riaprire, con un nuovo aspetto. La prima messa, dopo quattro mesi di chiusura, sarà la prefestiva di sabato 13 marzo. L'edificio religioso, come si ricorderà, era stato interdetto dallo scorso ottobre a seguito di una calamità naturale: nella giornata di venerdì 25 settembre, a causa di un violento temporale, due vetrate dell'edificio religioso crollarono, frantumandosi a terra.
La chiesa fu stata subito chiusa al pubblico e intanto vennero organizzati i lavori di sistemazione tramite una ditta specializzata.

Un'immagine interna della chiesa come appariva prima

La parrocchia ha ritenuto opportuno procedere con la sistemazione di tutte le vetrate e non soltanto di quelle danneggiate. L'intervento è ormai concluso: oltre a riparare le parti sferzate dal maltempo, le altre sono state rinforzate con un vetro di protezione che potrà consentire anche una maggiore sicurezza.
I lavori, la cui conclusione era inizialmente verso la fine dell'anno, si sono però protratti per un paio di mesi, a seguito del completamento di una serie di altri interventi. "Sono durati un po' più del previsto - ha spiegato il parroco don Massimo Santambrogio - Oltre al lavoro delle vetrate, che è stato il più lungo, abbiamo provveduto a fare una revisione delle luci, per la quale occorreva far entrare in chiesa un elevatore. Abbiamo fatto anche una pulizia generale della chiesa e dei pavimenti".
Queste settimane inoltre sono servite anche per realizzare un altro intervento, che riguarda il presbiterio. "Abbiamo tolto la pedana che provvisoriamente è stata collocata ai piedi dei gradini e abbiamo riportato l'altare sopra le balaustre. É una cosa che balzerà all'occhio per i fedeli e che abbiamo portato avanti, approfittando della chiusura della chiesa" ha aggiunto don Massimo.

I danni che si erano registrati durante il maltempo dello scorso anno

L'intenzione di procedere con questa modifica non è nuova: era già stata annunciata dal parroco sette anni fa, quando aveva spiegato di voler riportare l'altare nel presbiterio.
"La faccenda era rimasta ferma. Per le belle arti, le balaustre, che noi volevamo portare avanti sul primo gradino, non si possono muovere - ha detto il parroco - L'intervento di oggi non è quindi come quello che si prevedeva di fare allora. Se negli anni verranno meno i vincoli sulle balaustre, si potrà ragionare di ampliare lo spazio".
L'altare di legno appena rimosso era stato posizionato dopo il Concilio Vaticano II, quando era stato stabilito che il sacerdote non celebrasse più la messa voltando le spalle all'assemblea per guardare il tabernacolo.
Ora è stato posizionato nel presbiterio un nuovo altare di legno, provvisorio: sarà più piccolo rispetto a quello che c'era fino a pochi mesi fa, troppo grande per essere trasportato sopra la balaustra. "Chi è abituato da 50 anni a vedere l'altare in quel modo, a colpo d'occhio coglierà la differenza" ha commentato don Massimo.

La chiesa parrocchiale sarà quindi aperta per le messe sabato alle 17.30 e domenica per i riti delle 9 e delle 11, mentre le funzioni delle 7 e delle 17.30 della domenica si terranno in oratorio.
M.Mau.
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