La Provincia le revocò i lavori al ''Greppi''. Ora l'impresa ricorre al consiglio di stato

L'aula magna dell'istituto Greppi in una foto
di archivio con un'area di pavimento transennata
La pavimentazione, per fortuna, è stata sostituita già da un pezzo. Eppure a distanza di un anno e mezzo dalla conclusione dei lavori, prosegue il ''braccio di ferro'' fra la Provincia di Lecco e l'impresa che per prima si era aggiudicata l'opera da realizzarsi presso l'istituto superiore Greppi di Monticello.
Una storia particolarmente travagliata. Il cantiere per la rimozione dei pavimenti in linoleun (verificata l'assenza di fibre di amianto attraverso un'indagine ndr) ed il conseguente rifacimento degli stessi, avrebbe dovuto prendere il via durante le vacanze di Natale, a fine 2018, ma poi i tempi di affidamento al soggetto con sede legale a Roma che l'aveva spuntata a fine dicembre sui contendenti presentando l'offerta giudicata migliore, si erano allungati.
Calendarizzate le varie fasi dei lavori, con avvio nel mese di gennaio 2019, e stabiliti alcuni giorni in cui gli studenti non avrebbero potuto varcare l'ingresso delle proprie aule e dei laboratori, il consorzio romano - secondo la versione resa nota dai vertici di Villa Locatelli - non si era però presentato a scuola per dare il via alle opere concordate. A quel punto si era deciso di sospendere quanto previsto e la Provincia aveva rescisso il contratto con l'associazione di imprese che si erano aggiudicate la gara, revocando anche la delibera di affidamento delle opere. Decisione quest'ultima impugnata poi dallo stesso soggetto mediante un ricorso al Tar; ricorso respinto lo scorso anno dal tribunale amministrativo, con l'esito positivo notificato successivamente a Villa Locatelli.
Eppure l'impresa romana non si vuole arrendere, convinta - evidentemente - di potersi giocare la partita sul fronte legale. E così nelle ultime settimane ha notificato un ulteriore ricorso, stavolta al Consiglio di Stato, con la Provincia costretta dunque a costituirsi in giudizio per tutelare i propri interessi.
Come andrà a finire lo si saprà soltanto nei prossimi mesi. Quel che conta è che i lavori erano poi stati realizzati. Già nel 2019 la Provincia li aveva affidati ad un'impresa della Basilicata, la F.lli La Rocca di Muro Lucano (Potenza). La società l'aveva spuntata sulle altre concorrenti che avevano preso parte alla gara, proponendo uno sconto del 38.26%.
G. C.
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