Casatenovo: dopo l'ultima esca avvelenata per cani affisse decine di cartelli per il paese. Episodi analoghi anche a Sirtori

E' la stessa mano quella che ha disseminato il territorio casatese di una decina (o poco più) di polpette avvelenate con l'obiettivo di colpire in maniera letale i nostri amici a quattro zampe? Se lo stanno chiedendo in tanti a Casatenovo, dove non si placa l'indignazione a seguito del rinvenimento dell'ennesima esca cosparsa di granuli di veleno.

Uno dei cartelli affissi in località Crotta

Nel tardo pomeriggio di venerdì, in un terreno al confine fra Via Crotta e Via don Milani, una cucciola di otto mesi di vita stava rischiando grosso dopo aver ingoiato un pezzo di mortadella infarcita (con tutta probabilità) di una sostanza utilizzata negli orti per uccidere le lumache. La prontezza di riflessi della sua padrona che le ha tolto la ''polpetta'' di bocca, ha consentito di ridurre al minimo le conseguenze di quello spuntino, all'apparenza appetitoso ma per nulla innocuo.
Portato immediatamente dal veterinario per essere sottoposto a lavanda gastrica, l'animale si è poi ripreso e anche nel periodo di stretta sorveglianza non ha dato segnali che potessero far temere per le sue condizioni di salute. Pericolo scampato dunque, ma l'indignazione resta. E così, per sensibilizzare la popolazione sul pericolo che potrebbe nascondersi dietro le siepi o nelle aiuole, sono stati affissi decine di cartelli con l'immagine appunto del boccone che avrebbe potuto costare caro alla vita della cucciola Anita.

Il viale del cimitero di Rogoredo dove erano state rinvenute le polpette avvelenate il giorno di San Valentino

Nel suo caso infatti, l'esca avvelenata si trovava a poca distanza dal marciapiede e dunque messa lì appositamente per essere prelevata con facilità da uno dei tanti cani che sono soliti passeggiare in compagnia dei loro padroni.
Cartelli analoghi a quelli che nel frattempo il Comune aveva posizionato anche a Rogoredo, nei pressi del cimitero, il luogo nel quale per primo erano state rinvenute le polpette avvelenate, subito raccolte e segnalate alle autorità da parte di alcuni residenti che si erano subito accorti di quella presenza sospetta e avevano allertato le forze dell'ordine. E qualche giorno più tardi lo stesso fenomeno si era registrato a Campofiorenzo, in località Sant'Anna e nel parchetto accanto alla parrocchia.

I cartelli affissi dal Comune

Ma Casatenovo non è l'unico comune nel quale si è riscontrata la presenza delle esche avvelenate. Identiche segnalazioni via social giungono da Sirtori e in questo caso a prendere posizione sull'argomento è stata la LAC (Lega per l'Abolizione della Caccia Sezione provinciale di Lecco) che ha diffuso un invito a prestare attenzione, segnalando eventuali rinvenimenti sospetti. Per almeno due cani infatti, si è reso necessario da parte dei proprietari, un urgente intervento presso strutture veterinarie allo scopo di tentare di salvare loro la vita dopo l'ingestione di bocconi avvelenati.
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