Casatenovo: cani da Torino per ispezionare i terreni alla ricerca dei bocconi avvelenati

Cani antiveleno a Campofiorenzo e a Rogoredo. Nei giorni scorsi - prima che scattasse l'ennesimo allarme, stavolta dalla località Crotta - è stata condotta un'indagine finalizzata a rilevare l'eventuale presenza di ulteriori bocconi di carne e veleno in prossimità delle aree già caratterizzate dagli inquietanti rinvenimenti.

Su richiesta dell'amministrazione comunale è intervenuto infatti il nucleo di bonifica ambientale con i cani antiveleno del Corpo Forestale dello Stato di Torino. Presente sul posto anche personale dei carabinieri forestali di Lecco e gli agenti della polizia locale di Casatenovo.
Un intervento che - come ha precisato il comandante di PL, dr.Simone Comi - ha fatto seguito ad una serie di sopralluoghi eseguiti dai suoi uomini a seguito dei ritrovamenti, per verificare la presenza di ulteriori bocconi sospetti.
Il corpo di polizia locale, in ottemperanza all'ordinanza del ministero della salute del 12 luglio 2019 (come prorogata da ordinanza del 10 agosto 2020), a seguito degli esiti dell'esame tossicologico eseguito dai laboratori di ATS sui bocconi rinvenuti nelle scorse settimane dapprima accanto al cimitero di Rogoredo e poi a Campofiorenzo, aveva già proceduto anche a collocare una serie di cartelli informativi nelle rispettive zone per informare la cittadinanza sulla possibile presenza di altre esche e bocconi avvelenati. Circostanza che effettivamente si è verificata di nuovo nel tardo pomeriggio di venerdì questa volta in centro paese, fra Via Crotta e Via don Milani.

Due i cani antiveleno intervenuti (Briciola e Puma) che nel corso del sopralluogo durato circa un'ora, non hanno però rinvenuto ulteriori bocconi avvelenati nelle zone ispezionate. L'attenzione tuttavia rimane alta, grazie anche alle iniziative di sensibilizzazione attuate da più parti in quest'ultimo periodo per informare la popolazione del potenziale rischio che potrebbe presentarsi in maniera del tutto improvvisa ed inaspettata.
G. C.
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