Missaglia ricorda le vittime del Covid. Il sindaco, ''con uno sforzo colletivo ne usciremo''

''Restiamo uniti. Lo sforzo collettivo ci farà uscire da questo momento drammatico''. Ha concluso così il sindaco di Missaglia Bruno Crippa, richiamando dunque alla coesione, il breve momento commemorativo svoltosi questa mattina alle ore 11 in Piazza Libertà in occasione della giornata nazionale per le vittime del Coronavirus.

Una ricorrenza che i comuni del circondario casatese hanno deciso di celebrare attraverso delle brevi cerimonie, per rivolgere un pensiero a chi - a causa della pandemia che da oltre un anno ha rivoluzionato le nostre vite - non ce l'ha fatta.

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Radunati dinnanzi al monumento ai caduti oltre al primo cittadino e agli assessori Donatella Diacci e Paolo Redaelli c'erano il comandante della polizia locale Federico Riva e i volontari di Croce Bianca, Protezione Civile, Alpini e Associazione Nazionale Carabinieri, tutte realtà che in questi mesi hanno fornito un contributo preziosissimo all'amministrazione comunale nella gestione dei servizi alla cittadinanza, soprattutto a chi versava in una situazione di difficoltà sanitaria e sociale.

''Sono due le immagini che resteranno impresse nella memoria di tutti noi: i camion militari che prelevano le bare delle vittime del Covid a Bergamo e Papa Francesco costretto a pregare da solo in Piazza San Pietro. Purtroppo da questo periodo nero non siamo ancora usciti, ma tutti noi ci auguriamo di potercela fare presto'' ha detto Crippa, spiegando di aver deciso di installare un ulivo accanto al monumento in ricordo ''dei nostri cari che ci hanno lasciato''.

Missaglia, come altre realtà del territorio, ha pagato un prezzo decisamente alto in termini di vite umane. Personalità di spicco del mondo politico e sociale sono venute a mancare dopo essere state colpite dal Covid. ''L'ulivo è una pianta resistente che ci dà speranza. La nostra comunità deve rimanere coesa. Grazie a voi tutti per quello che avete fatto e continuerete a fare, perchè del vostro contributo abbiamo ancora bisogno. Il mio augurio è quello di essere ottimisti. Con uno sforzo collettivo riusciremo a farcela'' le parole del sindaco che ha poi lasciato la parola a don Andrea Scaltritti, vicario per la pastorale giovanile.

Facendo le veci del parroco don Bruno Perego, in ospedale proprio a causa del Covid, il sacerdote ha dato lettura della preghiera per la pandemia proposta dall'arcivescovo Monsignor Mario Delpini, benedicendo infine la pianta di ulivo.

La cerimonia è stata scandita dal suono delle campane a lutto, con l'eco dei rintocchi che hanno raggiunto con la loro forza gran parte del centro paese, rendendo ancor più intenso il breve momento commemorativo.

G. C.
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