Bulciago: un libro per raccogliere i pensieri sulla pandemia

Cerimonia al cimitero nel ricordo delle vittime del Covid. Anche a Bulciago questa mattina si è tenuto un breve momento celebrativo in memoria di chi è stato vinto dal virus.

Per l'occasione, oltre al sindaco Luca Cattaneo affiancato dagli assessori Tonino Filippone e Raffaella Puricelli e da altri consiglieri, c'erano anche il parroco don Giovanni Colombo che ha dato lettura di una preghiera, impartendo a seguire la benedizione ad una pianta di rododendri scelta - insieme ad un vaso di primule colorate - quale simbolo di speranza per un futuro più sereno del periodo che ormai da un anno stiamo attraversando.

Invitati alla cerimonia anche i farmacisti del paese in rappresentanza di una categoria che - insieme ai sanitari e ai soccorritori - si è particolarmente spesa in questo lungo anno segnato dalla pandemia. Un libro per raccogliere firme e pensieri in merito al Covid e più in generale alle sue conseguenze nella vita di ciascuno è stato poi lasciato a disposizione dei visitatori del cimitero.

Di seguito il discorso completo pronunciato dal sindaco Cattaneo:

"Oggi 18 marzo 2021 è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid. Il nostro Parlamento l'ha giustamente istituita a ricordo delle numerose vittime che questa terribile pandemia ha provocato. Ed è stata scelta questa giornata perché il 18 marzo 2020 è stato un giorno indelebile nella memoria degli italiani: un anno fa una colonna di mezzi dell'esercito lasciava Bergamo con le bare delle vittime di Covid. Il cimitero della città era al collasso e le salme andavano trasportate nei forni crematori delle regioni circostanti. Una scena straziante.... Oggi, un anno dopo l'incubo non è purtroppo finito. Solo ieri abbiamo avuto ancora oltre 400 morti e dall'inizio della pandemia, dal febbraio 2020 i morti in Italia sono stati 103.000... nel mondo più di 2.600.000 delle cifre impensabili. Ci siamo talmente abituati a questi bollettini quotidiani, bollettini di guerra vera e propria, che quasi oggi non ci facciamo più caso o forse non ci fanno più impressione.... Eppure, se pensiamo solo alla nostra Italia, qualche giorno fa un cittadino mi diceva: è come se in un anno 30 paesi come Bulciago rimanessero senza più nessun abitante...Tutti morti... Terribile! Impensabile...E questi sono i numeri ad oggi, chissà a che cifre ci attesteremo quando sarà tutto finito, speriamo al più presto! A questo momento di raccoglimento, dicevo doveroso, insieme all'Amministrazione Comunale ed ai rappresentanti del Gruppo Comunale di Protezione Civile, sono presenti, oltre al nostro parroco Don Giovanni, il dottor Ageo Clini e la dottoressa Rosy Clini, i nostri farmacisti. Il comparto sanitario nel suo insieme è stato infatti fortemente colpito dal Covid: i medici morti sono stati finora più di 300, gli infermieri quasi un centinaio, una trentina i farmacisti. Persone, donne e uomini, che hanno dato la vita mentre curavano, assistevano, guarivano, consolavano: hanno davvero sacrificato la loro vita a servizio del prossimo. Ma avere qui loro, oggi, in questa triste ricorrenza, vuole anche essere un segno di speranza, di ritorno a quella normalità così disperatamente ricercata, che potremo riavere solamente grazie alla campagna di vaccinazione, che vede ancora loro tra i primi attori impegnati per la nostra salute. Certo, sappiamo dei ritardi nell'approvvigionamento dei vaccini, dei problemi nella organizzazione dei centri di vaccinazione, ma dobbiamo essere consapevoli che è l'unica strada da percorrere per poter vedere la luce in fondo a questo lungo tunnel e ridurre così il numero delle vittime, fino ad azzerarlo!! Questo speriamo ultimo tratto di percorso sarà tanto più breve ed efficace, quanto più sapremo essere come Paese uniti, concordi e tesi tutti all'unico obiettivo, dimenticando per una volta cosa ci divide e pensando invece a cosa ci deve unire! Ed è forse una strana coincidenza pensare che ieri era il giorno di un'altra ricorrenza importante per noi italiani: 160 anni dall'Unità d'Italia. Ed allora ci vengono alla mente il nostro Inno, la nostra Costituzione, la nostra bandiera, il tricolore: tutti rimandi al nostro bellissimo Paese, l'Italia, che ora più che mai ha bisogno di ritrovarsi in quei valori. Da ultimo, un compito lo abbiamo tutti noi cittadini, proprio nel rispetto di tutte le vittime del Covid: pur se stanchi, magari scoraggiati o sfiduciati, dobbiamo dare ancora prova del nostro senso di responsabilità, nel rispettare le regole che ormai tutti ben conosciamo: ne va della vita delle persone!".
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