Missaglia: per S.Giuseppe benedizione dei papà e buone notizie da don Bruno

Si è interrotto l'altra sera il digiuno quaresimale del venerdì, per un motivo - liturgico e umano - più che fondamentale: alle ore 20,30 infatti, presso la basilica di Missaglia si è tenuta la celebrazione eucaristica in onore di San Giuseppe, nonché per lodare tutti i papà (anche quelli, purtroppo, non più tra noi, ma che continuano a vegliarci dal cielo) e Dio che, in tutte le figure che assumono nella nostra vita un ruolo di paternità, ci avvicinano a Lui, assomigliando al suo modo di amare.




In particolare durante l’omelia il vicario per la pastorale giovanile don Andrea Scaltritti, partendo dal significato etimologico del nome Giuseppe (''Dio aggiunge''), ci ha ricordato che la paternità è un plus, un qualcosa che aggiunge valore alle somme, un aspetto che fa provare gioia nel far emergere chi gli sta accanto, senza provare invidia. Un barlume, una luce su ciò che è più buio: anche se l’attenzione si pone sul piccolo nato e sulla madre, non dobbiamo mai dimenticare che Giuseppe è comunque un giusto, che si santifica con le sue cadute e i suoi sbagli.


Don Andrea



Anche se, biograficamente, di lui si sa poco, dobbiamo comunque sempre tenere a mente della sua vocazione, di padre e sposo. Ed è proprio questo uno dei segreti di molti papà di oggi. Giuseppe infatti, è stato capace di ascoltare i sogni, dando spazio a Dio in questa sfera familiare, naturalmente molto intima. Pur avendo - umanamente - paura, il suo valore è emerso nelle difficoltà, mostrando la sua forza nella calma. È pertanto un esempio per chi forgia il proprio carattere con la pazienza. E il suo ruolo è ancor più fondamentale se ci si sofferma a riflettere sul fatto che Gesù ha compreso la paternità di Dio proprio attraverso Giuseppe. E il medesimo meccanismo accade in noi, perché comprendiamo meglio Dio, riuscendo a vedere lontano grazie ai nostri padri. Giuseppe si è quindi rivelato quale maestro di teologia, perché, alla nascita di Gesù, grazie alla sua presenza ed alle sue lacrime di gioia, ha riflesso tutto il suo amore per Lui. Dobbiamo dunque sempre seguire il suo insegnamento, per comprendere l’amore per Gesù ed innamorarci dell’eucarestia, come il bimbo che tenne tra le sue braccia.




Prima di procedere alla benedizione (generale e, per chi avesse voluto, anche particolare, tramite imposizione della reliquia di San Giuseppe, senza alcun contatto con la stessa, a causa delle ben e tristemente note limitazioni dovute alla situazione pandemica) don Andrea ha regalato ai numerosissimi fedeli accorsi anche una lieta novella. Il parroco don Bruno Perego - ricoverato da qualche settimana in ospedale a causa del Covid - aveva trascorso l’intera giornata di venerdì senza l’ausilio dei respiratori. Si spera quindi nelle dimissioni dal nosocomio già nella prossima settimana e il suo rientro tra i fedeli.
Nel contempo però, è anche venuta a mancare sua madre: oltre ad esprimere le più sentite condoglianze al sacerdote, don Andrea ha anche invitato i fedeli a raccogliersi per il rosario che verrà recitato domenica presso la basilica, per far sentire, una volta di più al prevosto tutta la vicinanza della comunità pastorale.




Da ultimo, ricordando sempre l’impegno svolto dai papà, don Scaltritti ha ricordato la presenza, all'esterno della basilica, di alcuni volontari che ogni mercoledì sera sono impegnati al servizio dell’oratorio di Missaglia (dedicato proprio a San Giuseppe), invitando all’acquisto degli ultimi biglietti della sottoscrizione benefica a premi.
Marina Temperato
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