Oggiono: ''Il Grappolo'' compie 30 anni fra cambiamenti, difficoltà e innovazioni

La cooperativa “Il Grappolo” ha tagliato il traguardo dei trent’anni di attività. Era il marzo del 1991 quando gli undici soci ideatori partirono da una serie di proposte e diedero vita a un progetto che, oggi come all’ora, punta a favorire l’inserimento di persone fragili in ambienti lavorativi.
Da quel momento sono ormai passati tre decenni caratterizzati dalla presenza della cooperativa a Oggiono, dalla collaborazione con le Amministrazioni comunali, ma anche da periodi di difficoltà e nuovi investimenti. È infatti, il 2008 quando, nonostante la crisi economica, la cooperativa decide di rinnovarsi introducendo nuovi tipi di lavorazione. Investimento che ha prodotto risultati positivi. Ha permesso alla cooperativa di ampliare il proprio mercato e trovare clienti nuovi diventando un partner per oltre un centinaio di tipografie situate in diverse provincie della regione.



Un nuovo investimento è arrivato negli scorsi anni quando, nel 2019, viene lanciato il servizio di stampa e rilegatura “Tesi Ok” (www.tesiok.it) rivolto in modo specifico alla clientela online privata. L’anno successivo viene avviato – sempre online – un negozio virtuale di vendita e personalizzazione di gadget.
«In trent’anni di storia – raccontano i responsabili della cooperativa - sono cambiate molte persone, abbiamo incontrato visi e storie, le abbiamo fatte, in qualche modo, nostre. Ma non è cambiato il motivo che ci vede impegnati: abbiamo l’ambizione di contribuire a rendere il nostro territorio più accogliente ed inclusivo. Per questo affrontiamo le sfide del mercato con coraggio, perché spinti da un’ideale forte».




Oggi sono 14 le persone che trovano lavoro presso la struttura situata in zona Bersaglio. L’occasione lavorativa resta importante e fondamentale per le persone con difficoltà. «Lavorare significa percepire uno stipendio e molto di più. Ci mette in relazione con gli altri, ci dà la possibilità di sperimentare le nostre capacità, di accettare le sconfitte e gioire per i successi, di imparare e insegnare, di spenderci per un’ideale e comprendere chi siamo» ci spiegano, aggiungendo: «Non abbiamo paura di affermare che il lavoro ha una potente valenza terapeutica e riabilitativa».



Molte soddisfazioni, ma anche alcune difficoltà. La crisi economica e oggi quella pandemica, unitamente ai rapidi cambiamenti del mercato hanno avuto delle influenze. Hanno obbligato «a trovare soluzioni nuove» chiariscono dalla cooperativa ricordando l’esigenza di «reinventarsi per stare sul mercato» e quindi la conseguente possibilità «di continuare a perseguire gli obiettivi di carattere sociale». Un modo - ricordano - per proseguire ad «essere attori e non solo spettatori».
L.A.
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