Appuntamento con il dialetto/5: racconto di Galbusera ispirato da Anthony De Mello

Dopo una pausa lunga qualche settimana, riprende la rubrica dialettale a cura del casatese Angelo Galbusera.
In questa nuova composizione l'autore residente a Valaperta ''interpreta'' un pensiero di Anthony De Mello, raccontando il sogno di una donna (qui rappresentata da una normale contadina casatese) che al mercato fa uno strano incontro in una nuova bancarella con un personaggio ''misterioso''.

Angelo Galbusera

A lui chiede tutto quanto potrebbe servire per migliorare il nostro mondo, ma la risposta che riceve la spiazza con un finale che coinvolge ciascuno di noi nel piano.
Molto attivo in ambito parrocchiale, amante della pittura e del teatro amatoriale, il volontario di Valaperta ha sempre avuto una particolare cura per le sane tradizioni popolari e per la lingua madre: il dialetto. Strenuo difensore della natura, ha inoltre instaurato da anni un ottimo rapporto con l'associazione ''Sentieri e Cascine'' che è diventata la sua ''casa editrice'' perché pubblica sul suo sito e sui social, i suoi racconti, i suoi sonetti e le sue poesie, rigorosamente in dialetto brianzolo, quello locale, tramandato di generazione in generazione.

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INTRODUZIONE
Spulciando qua e là, in un lento pomeriggio di lockdown, mi sono ricapitati tra le mani due volumi di saggezza popolare dell'Oriente, dal titolo "La preghiera della rana", di Anthony de Mello - nato a Bombay nel 1931 e morto a New YorK nel 1987 - e rileggendo amabilmente storielle ed aneddoti ho scelto di presentarvi questo breve racconto, intingendolo nella realtà locale e nella colorazione dialettale, con una forma grafica particolare, che cerca di favorire la "visione" della narrazione. Come ben si sa, le storielle semplici e significative suscitano sempre un pensiero positivo.

VERSIONE DIALETTALE



VERSIONE ITALIANA

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