Casatenovo: chiusa l'istruttoria per il 42enne a processo per maltrattamenti in famiglia
Si chiuderà il prossimo 29 aprile il procedimento a carico del 42enne - attualmente agli arresti domiciliari a Palermo - accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie con cui aveva convissuto per un breve periodo nella primavera dello scorso anno a Casatenovo.
Ha deciso di non comparire in udienza quest'oggi l'imputato, difeso dall'avvocato Stefano Pelizzari del foro di Lecco, a differenza delle precedenti sedute alle quali aveva assistito personalmente prendendo un volo dall'aeroporto di Palermo fino allo scalo milanese di Linate; attualmente l'uomo infatti sta scontando gli arresti domiciliari a casa della madre in Sicilia per una rapina messa a segno durante il lockdown ai danni di un ufficio postale della provincia di Parma. Non si è reso così necessario ascoltare "protetta" da un paravento per non vedere l'uomo, l'ultima testimone - la figlia della presunta parte offesa- chiamata a riferire quanto visto nelle poche settimane di convivenza nel territorio lecchese.
È dall'abitazione di Casatenovo, dove i due stavano convivendo da pochi giorni -sposati dal 2015 ma conviventi effettivamente dal novembre del 2019 per via di una condanna per un omicidio commesso in Sicilia che lui stava scontando nel territorio ferrarese- che lei sarebbe stata "sbattuta fuori" dall'imputato dopo un ennesimo litigio, recandosi così alla stazione dei Carabinieri a denunciare quanto subito.
La testimonianza della ragazzina è durata oltre due ore, con il giudice collegiale -presidente Nora Lisa Passoni, a latere le colleghe Martina Beggio e Giulia Barazzetta- a condurre le domande. Nell'udienza odierna sono state anche prodotte dal pubblico ministero Andrea Figoni alcune sentenze di condanna rimediate dall'imputato; da parte della difesa invece è stata avanzata la richiesta di citare come ulteriore testimone l'ex marito della parte offesa e di produrre l'audio di alcune telefonate tra l'imputato e alcuni parenti. Non ammessa la prima richiesta, il giudice si è riservato per la seconda.
Il prossimo 29 aprile, dopo aver sciolto la riserva per l'ulteriore produzione di prove, si procederà con la discussione delle parti e la sentenza.
Ha deciso di non comparire in udienza quest'oggi l'imputato, difeso dall'avvocato Stefano Pelizzari del foro di Lecco, a differenza delle precedenti sedute alle quali aveva assistito personalmente prendendo un volo dall'aeroporto di Palermo fino allo scalo milanese di Linate; attualmente l'uomo infatti sta scontando gli arresti domiciliari a casa della madre in Sicilia per una rapina messa a segno durante il lockdown ai danni di un ufficio postale della provincia di Parma. Non si è reso così necessario ascoltare "protetta" da un paravento per non vedere l'uomo, l'ultima testimone - la figlia della presunta parte offesa- chiamata a riferire quanto visto nelle poche settimane di convivenza nel territorio lecchese.
È dall'abitazione di Casatenovo, dove i due stavano convivendo da pochi giorni -sposati dal 2015 ma conviventi effettivamente dal novembre del 2019 per via di una condanna per un omicidio commesso in Sicilia che lui stava scontando nel territorio ferrarese- che lei sarebbe stata "sbattuta fuori" dall'imputato dopo un ennesimo litigio, recandosi così alla stazione dei Carabinieri a denunciare quanto subito.
La testimonianza della ragazzina è durata oltre due ore, con il giudice collegiale -presidente Nora Lisa Passoni, a latere le colleghe Martina Beggio e Giulia Barazzetta- a condurre le domande. Nell'udienza odierna sono state anche prodotte dal pubblico ministero Andrea Figoni alcune sentenze di condanna rimediate dall'imputato; da parte della difesa invece è stata avanzata la richiesta di citare come ulteriore testimone l'ex marito della parte offesa e di produrre l'audio di alcune telefonate tra l'imputato e alcuni parenti. Non ammessa la prima richiesta, il giudice si è riservato per la seconda.
Il prossimo 29 aprile, dopo aver sciolto la riserva per l'ulteriore produzione di prove, si procederà con la discussione delle parti e la sentenza.
B.F.