Missaglia: don Bruno dopo il Covid scrive ai fedeli. 'Esperienza di grande sofferenza'

Don Bruno Perego
Un grazie sincero ai fedeli della sua comunità, che non l'hanno abbandonato in queste settimane difficili. Ad esprimerlo è stato don Bruno Perego, parroco della comunità Maria Regina dei Martini di Missaglia, colpito dal Coronavirus. Le sue condizioni ad oggi, appaiono migliorate, ma il sacerdote in uno scritto indirizzato ai suoi fedeli, ammette di aver passato momenti davvero duri.
''Il passaggio attraverso l'esperienza dell'ospedale, con tutto quello che ho vissuto, è stata un'esperienza di prova e di sofferenza. Un po' il cammino della Via Crucis con Gesù. Dentro la Croce e il dolore però, non mi sono mai sentito abbandonato ma come Gesù e con Gesù nelle braccia del Padre'' ha scritto don Bruno. ''Spero di tornare presto fra voi, appena le condizioni me lo concederanno, appena le forze mortificate e ridotte da questo debilitante virus, me lo permetteranno. Spero proprio di celebrare con voi almeno il giorno di Pasqua, la Risurrezione di Gesù, la vittoria sul male e sulla morte, non solo momentanea ma definitiva. Celebrare con voi la Pasqua, la sua presenza vittoriosa e luminosa che ci riunisce in un'amicizia vera, profonda, che ha il fondamento su di lui qui, ora e sempre. Gesù sostiene e dona forza: anche proni nel letto, con il casco dell'ossigeno per ore e ore, si sente il suo abbraccio''.
Classe 1947, originario di Agrate Brianza, don Bruno è sacerdote da mezzo secolo; per dodici è stato parroco della chiesa di Sant'Anastasio Martire a Cardano al Campo, in provincia di Varese, mentre nel 2016, a 69 anni ha dato il via ad un nuovo cammino a Missaglia, secondo il mandato che gli era stato affidato dall'allora arcivescovo Angelo Scola.
Dopo i primi sintomi del Covid curati in canonica verso la fine di febbraio, il sacerdote era stato poi trasferito in ospedale a Vimercate e qui, a qualche giorno di distanza dal ricovero, il suo quadro clinico era peggiorato, con le prime avvisaglie di problemi respiratori che avevano spinto i medici all'utilizzo della cpap e a valutare il suo trasferimento nel reparto di terapia intensiva. Pericolo fortunatamente scongiurato; la vicinanza della sua comunità che aveva organizzato in basilica un momento di preghiera, deve essere arrivata tutta a don Bruno che ha superato il momento difficile e oggi - debellato il virus - appare in via di guarigione.
Nello scritto rivolto alla comunità, il parroco esprime un ringraziamento a tutti i fedeli, nessuno escluso. E ai sacerdoti: don Stanislao, don Guido, Padre Alberto, il coadiutore don Andrea, i collaboratori più stretti e i volontari di Maresso, Lomaniga e Missaglia ''che con discrezione ed efficacia dedicano il loro tempo e le loro energie e suppliscono alla mia condizione di limite'' le parole finali della lettera del sacerdote, che ha promesso di pregare per tutti, ragazzi, famiglie e malati. Di questi ultimi, dopo l'esperienza trascorsa, don Bruno capisce ancor meglio la loro condizione.
G. C.
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