Bosisio: asta deserta per l’ex ospedale. Si riduce il valore per un nuovo bando

Asta deserta per l'ex ospedale di Bosisio Parini e ulteriore ribasso del valore per il prossimo tentativo di alienazione. Il bene, ubicato in centro paese, è come noto di proprietà dell'agenzia di tutela della salute (ATS) della Brianza che l'anno scorso aveva deciso di provare a venderlo tramite un'asta pubblica. All'esito della procedura, è emerso che non sono pervenuti interessamenti: nessuna offerta è stata presentata entro il 1 marzo, la data limite per poter inviare una proposta con offerta segreta. La gara è quindi andata deserta. ATS però pare intenzionata a procedere con l'alienazione dell'immobile tanto che è già prevista una nuova gara ad evidenza pubblica. Lo si farà procedendo con una riduzione del valore pari al 5%. L'importo a base d'asta scenderà quindi a 874.000.000 euro.

Lo stabile continua a rimanere non appetibile, nonostante i ribassi che di volta in volta accompagnano ogni nuova asta. Si tenga conto che al primo tentativo di alienazione, risalente al 2006, il valore del compendio ammontava 1.950.000 euro. Poi, per 15 anni, non ci sono stati nuovi tentativi di vendita fino all'ottobre del 2020.
In questo arco di tempo, c'era stato un intervento dalla parte politica. Nel 2018 l'amministrazione guidata da Giuseppe Borgonovo aveva adottato una variante al Piano di governo del territorio (Pgt) per eliminare il vincolo socio sanitario. In questo modo si apriva la possibilità a un eventuale futuro residenziale dell'immobile. A fronte della modifica, ATS aveva ceduto al comune, in comodato d'uso gratuito, il parco, una parte di via Valloggia oltre che la concessione, attiva fino al 21 ottobre 2021, di due box al piano terra dell'ex palazzina laboratorio.

Nemmeno la novità introdotta con la modifica alla destinazione d'uso sul documento urbanistico aveva attratto acquirenti. Il professionista incaricato da ATS ne aveva allora aggiornato, nel 2018, il valore in 920.000 euro. Con questa medesima cifra, si era aperta l'asta lo scorso ottobre ma senza successo. Da qui, la conseguente decisione di indire un nuovo bando con una base d'asta ancora inferiore. Vediamo se potrà bastare a chiudere la vicenda che, nell'ultimo ventennio, ha ciclicamente tenuto accesi i riflettori della politica sullo stabile. Sorto come ospedale, aveva mutato negli anni la sua destinazione, divenendo centro per servizi distrettuali. La definitiva chiusura risale all'inizio del nuovo millennio. In tutto questo tempo le discussioni dei gruppi consiliari in relazione alla destinazione sono sempre state molto accese. Nel 2017, per citare un esempio recente, il gruppo di opposizione Bosisio Viva aveva promosso una petizione per poter indire un referendum che permettesse di lasciare al compendio una funzione socio-assistenziale, senza discostarsi dalla volontà contenuta nel lascito testamentario di Beniamino Appiani, il benefattore che lo donò alla collettività.
M.Mau.
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