Da Adiconsum una proposta ai comuni: ''come combattere l'abbandono dei rifiuti''

Sempre più spesso si assiste a fenomeni di abbandono di rifiuti ai bordi delle strade e nelle campagne. Mascherine, sacchetti, cartoni, arredi, bottiglie sono sparsi in quasi tutto il nostro territorio ai cigli di marciapiedi o lungo strade che confinano con campi da coltivare, fino a formare, a volte, delle vere e proprie discariche a cielo aperto.
Questo fenomeno, oltre che deturpare l'ambiente, genera costi rilevanti anche per la collettività, in quanto la rimozione, il trasporto e lo smaltimento di grandi quantità di rifiuti risulta a carico degli enti proprietari delle strade e delle amministrazioni comunali.

La sede dello sportello Adiconsum di Barzanò e uno dei referenti, Adriano Grisetti

Per far fronte a tale problematica Adiconsum, Associazione difesa Consumatori e Ambiente promossa dalla Cisl, ha consegnato ai comuni del territorio - tra cui Missaglia, Monticello, Casatenovo e Barzanò (e molti altri) nonchè alle Province di Lecco e Monza e alla sezione Clima e Ambiente della Regione Lombardia - una proposta di interventi operativi, atti ad eliminare il fenomeno dell'abbandono rifiuti, su strade centrali, periferiche e semiperiferiche. La proposta ha quindi l'intento di sensibilizzare strutture politiche, amministrazioni comunali, associazioni e tutti i cittadini al delicato tema ambientale.
A volte risalire all'individuazione delle responsabilità oggettive e soggettive di questi reati non risulta affatto semplice, e proprio per questo motivo bisogna assolutamente riorganizzare il sistema di controllo, tutela e sanzionatorio, per raggiungere gli obiettivi programmati.
Ma come farlo? È necessario prima di tutto conoscere in maniera analitica il proprio territorio, organizzando una mappatura di quest'ultimo, in modo da individuare i siti e le aree che vengono maggiormente deturpate.
Sarà poi utile posizionare cestelli da 25 - 35 - 50 litri porta rifiuti, uno ogni 200-250 abitanti. E le operazioni di svuotamento di questi devono avere frequenza giornaliera, trisettimanale, settimanale e quindicinale.
Altrettanto utile potrebbe risultare il posizionamento di telecamere per la videosorveglianza, inserite in posizioni strategiche per tutelare e controllare anche l'igiene ambientale. Accanto si potranno trovare anche dei cartelli stradali con indicato: ''area videosorvegliata'' con indicate le sanzioni previste.
Sarebbe poi di grande utilità una reportistica giornaliera, con indicate le realtà riferite alle micro e alle macro discariche presenti sul territorio e stabilire un numero telefonico dedicato, presso il quale rivolgersi per la trasmissione di notizie, indicazioni e disposizioni.
Adriano Grisetti e il collega Fiorenzo Omati sono titolari dello sportello Adiconsum Cisl con sede in via Pirovano 42 a Barzanò. Tra le prerogative d'istituto, l'associazione si occupa anche della tutela dell'ambiente, quindi a fronte di solleciti e lamentele e a fronte dell'esperienza personale di questi ultimi, i due colleghi hanno creato una proposta operativa contro questo ''scandalo'' dei rifiuti abbandonati in ogni dove.
''Il problema è quello di fare una proposta alle amministrazioni comunali per dare una impostazione di metodo e non solo per fare un discorso volontaristico, attraverso la quale, step by step, si riesca ad eliminare questo fenomeno degradante. Soprattutto cercando di creare un coinvolgimento diretto della popolazione e della cittadinanza. In questo caso, la popolazione si rende conto del disagio e di questo degrado ambientale, ma spesso e volentieri, dopo aver fatto un'interpellanza, non si risolve nulla. Quindi noi ci proponiamo di trovare un riferimento per indirizzare i cittadini e per dare il proprio contributo e fare lamentele. Penso che quasi tutta la cittadinanza ci tenga a non vedere il proprio territorio invaso dai rifiuti e degradato. Risposta immediata ci è stata fornita da Filippo Galbiati, sindaco di Casatenovo, il quale ci ha chiesto un incontro telematico per discutere operativamente la proposta. Attualmente stiamo aspettando un riscontro, anche in termini pratici, dagli altri comuni'' ha raccontato Adriano Grisetti.
Le forme di coinvolgimento dei cittadini possono essere varie e molteplici: per esempio attraverso il controllo del territorio mentre lo utilizzano, a piedi, in macchina o in bicicletta, attraverso annotazioni dei depositi impropri o abusivi riscontrati con invio online di foto e altre indicazioni. Sarà poi possibile creare un comitato di rappresentanza dei cittadini aderenti ad istituzioni sportive, gruppi Alpini o associazioni culturali o gruppi organizzati sui social; questo comitato potrà essere ratificato dall'amministrazione comunale, che provvederà a fare sottoscrivere un regolamento operativo.
La proposta può essere naturalmente modificata e migliorata ma l'obiettivo comune si spera possa essere quello di raggiungere un'azione sinergica, con istituzioni e cittadinanza, fondamentale per raggiungere il risultato sperato: l'ambiente e il territorio infatti, devono essere difesi e tutelati sempre.
Mari.T.
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