Missaglia: l'ultimo saluto a Nando Caldirola. Don Emanuele, ''ha saputo lasciarsi stupire dalla vita''

Una vita vissuta intensamente quella di Nando Caldirola. Lo ha sottolineato anche don Emanuele Colombo durante l'omelia pronunciata quest'oggi in occasione delle esequie funebri dell'imprenditore 80enne, la cui esistenza è rimasta legata per anni a doppio filo a quella della sua azienda vinicola con sede a Contra di Missaglia, ceduta nel 2001.

L'uscita del feretro di Nando Caldirola (nella foto sotto) dalla basilica di San Vittore

In tanti si sono riuniti nel primo pomeriggio odierno nella basilica di San Vittore, per dare l'estremo saluto ad un uomo energico e combattivo, che ha saputo lasciare un segno nella storia di questo territorio. Sotto il profilo imprenditoriale innanzitutto, ma anche politico, sportivo, associativo e culturale.
''Quando Elisabetta mi ha chiamato per informarmi della scomparsa del padre, la scorsa domenica, stavo leggendo un passo di Gilbert Keith Chesterton, in preparazione al notiziario parrocchiale per la Pasqua'' ha detto il sacerdote, riferendosi all'opera ''Le avventure di un uomo vivo''. ''Io non credo nelle coincidenze, ma mi sono ritrovato nella figura di Nando pensando a quel personaggio che si lascia stupire dalla vita e che la sa riempire costantemente di gioie e di emozioni. L'uomo vivo è quello che non è tale soltanto perchè esiste, ma sa vivere per davvero, rifiutandosi di morire. Perchè la vera nemica della vita è la noia, così come l'abitudine''.

Don Emanuele ha dunque ricordato il dinamismo e la passione che hanno caratterizzato l'esistenza dell'imprenditore missagliese ''rimettendosi sempre in discussione, proprio come l'uomo vivo, con forza, emozione e stupore''. ''Nando considerava la vita come un dono, riuscendo a stupirsi giorno dopo giorno. Non abbattendosi di fronte alle difficoltà, anche di un certo tipo, e agli imprevisti. Cerchiamo anche noi di rimetterci sempre in gioco, senza dover aspettare che qualcosa accada. La vita bussa ogni giorno alla nostra porta'' ha aggiunto il religioso, oggi parroco a Olgiate ma a lungo vicario per la pastorale giovanile a Missaglia e dunque conosciuto ed apprezzato da Caldirola che ha saputo allacciare nel corso della propria esistenza una serie di relazioni. ''Non finisce tutto con la morte. Il respiro della vita non abbia mai fine. Continuiamo a guardarla con stupore''.

In primo piano il vicario per la pastorale giovanile don Andrea Scaltritti che ha concelebrato la funzione

Imprenditori, amici, autorità non hanno fatto mancare la loro presenza alle esequie dell'80enne, che si sono concluse con il saluto fatto pervenire dall'amico Monsignor Adriano Paccanelli, originario di Casatenovo e coadiutore della basilica papale di Santa Maria Maggiore a Roma. ''Nando ha saputo portare avanti grandi progetti imprenditoriali, amando la sua famiglia e sostenendo opere culturali e sportive. Che ora Dio lo accolga nel suo regno di luce'' le parole del religioso, che ha sottolineato come la vita di Caldirola sia stata ispirata da altissimi valori umani e cristiani.

Le spoglie del missagliese, a cerimonia conclusa, sono state trasferite nel vicino cimitero dove l'adorata moglie Federica, con le figlie Elisabetta, Giovanna e Simona e il resto dei familiari, hanno potuto accompagnarlo nel suo ultimo viaggio terreno.
G. C.
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