Molteno: riapre il sottopasso. Era crollato il rivestimento. Anas programma un controllo

Riaperto al traffico il sottopasso di Luzzana a Molteno che quest'oggi è stato chiuso per il cedimento di alcuni calcinacci che sono risultati appartenere a una porzione accessoria e non portante della struttura.
Le prime segnalazioni sono giunte in comune già ieri sera: immediatamente sono stati presi i contatti con Anas, ente competente per il sottopasso che corre sotto la superstrada 36. Una buona porzione della parete del primo tronco, quello verso il centro di Molteno, era crollata a terra, frantumandosi sul marciapiede.

Questa mattina, i tecnici di Anas sono usciti per verificare l'accaduto. "Hanno visto che non era un problema strutturale, quindi hanno chiesto un intervento degli operai per sistemare la zona - ha riferito il comandante di polizia locale Walter Cecco, che si è relazionato con Anas - Abbiamo predisposto un'ordinanza di chiusura per la messa in sicurezza del tratto pedonale ma poi, prima di mezzogiorno, si è reso necessario chiudere la strada anche alle automobili per consentire i lavori in sicurezza ed evitare di creare danni a terzi". All'opera, nel pomeriggio, c'erano 10 operai, coordinati da un ingegnere e un geometra. I cantonieri hanno aiutato anche la polizia locale di Molteno a gestire la viabilità, deviando il traffico verso il ponte di Bosisio Parini: il sottopassaggio è infatti in particolare modo utilizzato dalle persone che si recano alla Nostra Famiglia.

"È stato concluso un lavoro di sistemazione della parete laterale al passaggio pedonale nella prima parte del ponte, che però non coinvolge la struttura - ha detto il comandante - Anche se fa impressione vedere la parte ferrosa che attualmente si nota, non si tratta di una parte strutturale: il cemento armato si trova infatti più in profondità, dopo circa 40 cm da quel punto. Quello visibile è una parte accessoria che serve a tenere l'intonaco".
I cantonieri hanno collocato l'antiruggine sulla parte metallica, sistemando la porzione di rivestimento che era crollata: se ne vede traccia nell'azzurro accesso che delinea la parte metallica del rivestimento.
Sui motivi che hanno possono aver originato il cedimento, il comandante ha spiegato: "L'usura, il tempo, il passaggio di tanti veicoli possono aver aiutato a sgretolare il primo manto, che resta comunque un calcinaccio di rivestimento in superficie. Il terreno a fianco, mi hanno assicurato, assorbe bene l'acqua: non si sono mai verificati allagamenti nonostante sia basso. Anche per questo motivo la struttura, non avendo filtrato acqua, è più resistente di strutture simili che hanno più o meno gli stessi anni: non c'è stata acqua che ha corroso gli interni".

A conferma di quanto detto, Cecco ha aggiunto: "I cantonieri hanno pulito anche i rifiuti che c'erano sul tratto di loro competenza. Semplicemente, se ci fosse stato un cedimento del terreno, avremmo trovato più rifiuti alla base, invece sono rimasti in altezza".
L'intervento si è concluso già nel tardo pomeriggio: "Pensavo che i lavori si protraessero fino a domattina, invece è già stata liberata la strada. Sono contento che siano intervenuti subito e che abbiano concluso tempestivamente".
I tecnici hanno comunque anticipato al comandante l'intenzione di fare un'uscita, con ogni probabilità in orario serale, per verificare la durata delle manutenzioni ed evitare "al cento per cento ogni ipotesi di intaccamento della struttura".
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