Vaccini over 80: aperto il PalaBachelet per gli utenti dell'oggionese

Arriviamo presso il PalaBachelet poco prima delle otto del mattino. L'avvio delle somministrazioni del vaccino anti Covid-19 è previsto per le ore nove. Il centro vaccinale è però già aperto. I volontari della Protezione Civile e della Croce Verde compiono le ultime verifiche organizzative in attesa dell'arrivo dei vaccini. Pochi minuti dopo arrivano le prime due infermiere. Spetterà a loro il compito di somministrare le dosi agli anziani.

Gli anziani all'esterno del PalaBachelet questa mattina

Trascorso un quarto d'ora arrivano anche i vaccini. A trasportarli è la Protezione Civile di Oggiono che di prima mattina si è recata a Lecco per ritirare le fiale. Vengono subito consegnate alle infermiere che procedono a fare le verifiche del caso. I numeri di serie del lotto, presenti su ogni confezione, devono corrispondere ai numeri di serie indicati sui documenti di trasporto. Ma, non solo. «Anche se le confezioni sono integre - ci spiegano - le apriamo e controlliamo i numeri di serie apposti su ogni singola fiala, per verificare l'effettiva corrispondenza».

Il controllo è quindi duplice. I frigoriferi, per conservare i vaccini da qualche ora scongelati, sono pronti da giorni. Questa tipologia di vaccino ha esigenze di conservazione meno complesse di altre. «Una volta scongelata, la fiala, se integra, si conserva fino a un mese in un frigorifero» ci spiegano le infermiere. Le due confezioni ricevute presso il centro contengono ognuna dieci fiale, ogni fiala contiene dosi a sufficienza per dieci persone.

Il vaccino Moderna è di tipo mRna. È in grado - senza l'uso di agenti virali - di "insegnare" al nostro organismo come produrre delle "contromisure" per contrastare il funzionamento della proteina Spike contenuta nel virus Covid-19. Rendendo inefficace l'azione di questa proteina, il virus non riesce a entrare nelle cellule. L'efficacia è superiore al 94%.

Mentre il personale prosegue nelle verifiche e prepara le tre linee vaccinali per essere operative, al PalaBachelet giunge il sindaco di Oggiono Chiara Narciso: «Siamo soddisfatti per essere riusciti a partire, era giusto aprire questo centro ed è stato molto importante coinvolgere in modo compatto i comuni dell'oggionese».

Nel frattempo, arrivano presso la struttura i medici. Si tratta dei dottori Balestra, Ferrante e Teodoro. Come loro anche altri medici di famiglia, attivi nei 14 comuni oggionesi coinvolti, presteranno servizio presso il centro vaccinale. Coordinati dalla cooperativa Cosma garantiranno la loro presenza su più turni.

«Noi abbiamo dato una mano ai sindaci. Non è facile il sistema è molto complicato, speriamo che Regione Lombardia lo semplifichi» ci spiega il dottor Marco Magri, responsabile di Cosma. «Al PalaBachelet - continua Magri, esprimendo apprezzamenti per la struttura - le vaccinazioni verranno effettuate dalle ore 9.00 del mattino alle 18.00 di sera».

Saranno attive tre delle sette linee di vaccinazione che Cosma gestisce simultaneamente nel territorio provinciale. Un altro centro è già operativo a Calolziocorte, venerdì 2 aprile verrà avviata la sede vaccinale di Mandello. Dopo Pasqua entreranno in funzione i centri di Merate e Casatenovo.

Il dottor Magri e il sindaco Narciso

«Ogni linea vaccinale - chiarisce il responsabile - prevede un medico che esegue l'anamnesi del soggetto, una figura del personale amministrativo, incaricata di inserire i dati nel sistema informatico, e un infermiere che somministra il vaccino». Saranno circa duecento le vaccinazioni che verranno effettuate al PalaBachelet fra giovedì primo aprile e venerdì 2 aprile.

Non sono ancora le nove del mattino quando alcuni anziani attendono fuori dalla struttura. Fra loro c'è la signora Rosa Angela Maria di Suello. La prima a giungere presso il centro vaccinale del PalaBachelet accompagnata dalla figlia.

«La richiesta del vaccino - ci racconta la signora Rosa Angela - l'ho fatta un mese fa. Dopo una decina di giorni ho ricevuto l'appuntamento. A mio marito [anche lui ultraottantenne] la comunicazione è arrivata sul telefono fisso, con una chiamata a casa. Per me è arrivata sul cellulare dell'altra mia figlia». «Io - prosegue la signora - sarei dovuta andare all'ospedale di Lecco domani sera alle sette, poi è stato aperto questo centro e con mia figlia siamo venuti qua».

I dottori Balestra, Ferrante e Teodoro

Mentre altre persone iniziano ad arrivare, incontriamo il signor Ambrogio di Sirone. Decisamente felice per essere lì. «Aspettavo da tanto, non vedo l'ora» ci spiega in attesa di ricevere la vaccinazione.

Per molti anziani il vaccino contro il virus Covid-19 non rappresenta ancora il modo per tornare alla completa "quotidianità" del periodo prepandemico, ma sicuramente garantisce maggior tranquillità e anche la possibilità di incontrare con maggior sicurezza i propri familiari.

«Avevamo - ci racconta la figlia che lo accompagna - aderito alla campagna di vaccinazione il secondo giorno di apertura delle prenotazioni. Due settimane fa abbiamo ricevuto l'appuntamento per andare il 31 marzo all'ospedale di Lecco. Poi ci hanno chiamato l'altro ieri per venire qui a Oggiono».

Sono da poco passate le nove del mattino. Ai banchi di accettazione il lavoro fra personale medico e amministrativo procede a pieno ritmo. Il personale infermieristico attende con le dosi di vaccino già inserite nelle siringhe.

La signora Giacomina è la prima a completare le pratiche e - accompagnata dalla figlia - riceve per prima l'inoculazione del siero. Ottantatré anni, originaria di Molteno, scambia una battuta con le persone presenti e non nasconde una certa contentezza nel ricevere il vaccino. Anche per lei inizia un lento ritorno alla normalità.

L.A.
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