Cremella, arresto per spaccio: rigettato il patteggiamento. Si torna in aula e cambia il giudice

Il tribunale di Lecco
L'istanza per il patteggiamento presentata dalla difesa è stata rigettata dal giudice, che ha evidentemente ritenuto non congrua la pena ipotizzata in accordo con il pubblico ministero.
Dovrà dunque attendere qualche settimana ancora Paolo P. - il 39enne residente a Cremella finito in manette il mese scorso con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti - per conoscere il proprio destino giudiziario.
Quando gli agenti della squadra mobile della Polizia di Stato lo avevano fermato, il cremellese era stato trovato in possesso di 80 grammi di cocaina. L'arresto era maturato a seguito di una breve indagine, nata grazie ad alcune fonti confidenziali che segnalavano un presunto giro di spaccio itinerante nei comuni di Cremella, Costa Masnaga e Nibionno. In particolare - secondo le risultanze investigative - lo spacciatore, contattato dai suoi clienti, si metteva alla guida della propria autovettura e consegnava le dosi nei luoghi concordati per gli incontri, lungo le vie dei comuni brianzoli. Effettuata la consegna, direttamente dal veicolo, il 39enne riprendeva il suo itinerario fino ad esaurimento della sostanza.
Dopo la convalida del fermo avvenuta il 16 marzo al cospetto del giudice Martina Beggio che aveva altresì disposto nei confronti del cremellese la misura degli arresti domiciliari, quest'oggi il procedimento avrebbe dovuto entrare nel vivo con la richiesta da parte della difesa di eventuali riti alternativi. Ed è quello che effettivamente è accaduto.
Il legale del foro di Milano che assiste il 39enne - dopo essere subentrato al collega nominato d'ufficio nelle scorse settimane - ha chiesto in apertura di udienza di poter conferire con il PM nella speranza di riuscire ad individuare un accordo per il patteggiamento della pena. Quando l'istanza è stata sottoposta all'attenzione della dottoressa Beggio però, non è stata ritenuta congrua. Richiesta rigettata, con la fissazione di una nuova udienza al cospetto di un altro giudice, come previsto dal codice di procedura penale. Paolo P. dovrà dunque comparire nelle prossime settimane al cospetto della collega Giulia Barazzetta.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.