Oggiono: 'non sa chi sono io' ma finisce comunque in Aula

Quella sera aveva evidentemente alzato troppo il gomito. Già dimostratasi "un pò agitata" - per dirla con il termine usato in Aula dalla titolare dell'esercizio commerciale teatro dell'accaduto - era poi caduta raggiungendo il parcheggio, tanto da spingere a chiamare un'ambulanza per prestarle soccorso. All'arrivo però anche dei Carabinieri avrebbe "dato di matto", non solo rifiutando le cure sanitarie ma anche travolgendo i militari con una serie di insulti, salvo poi salire in auto e venire infine fermata con l'accusa di "giuda in stato d'ebbrezza" rimediando contestualmente anche una denuncia per violenza o minaccia a pubblico ufficiale e oltraggio. Protagonista della vicenda - datata 13 luglio 2016 - è una donna, classe 1972, che, tra le altre cose, oltre a un "non sa chi sono io", ha rinfacciato agli operanti conoscenze altolocate, citando un magistrato e un esponente dell'Arma. Non le sono servite, a quanto pare, per evitare il processo, incardinato al cospetto del giudice Nora Lisa Passoni, dinnanzi al quale, questa mattina, sono sfilati l'appuntato che ha redatto il verbale dell'accaduto - costituito anche parte civile - e la titolare della birreria di Oggiono nel cui parcheggio ha avuto luogo il "teatrino" al centro dell'attenzione. Il 20 aprile il proseguo dell'istruttoria.
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