Casatenovo: il Covid mette a dura prova il Centro di Ascolto Caritas. Pioggia di richieste

L'edificio che ospita il Centro di Ascolto Caritas
Gli ultimi dodici mesi sono stati a dir poco impegnativi per il Centro di Ascolto Caritas di Casatenovo. I volontari sono stati messi a dura prova dall'emergenza Covid e dalle sue molteplici ricadute a livello sociale; con la perdita del lavoro e la conseguente carenza di entrate, sono state parecchie le famiglie che hanno dovuto bussare alla porta della sede di Via San Giorgio. Molte di loro sino a quel momento non erano mai ricorse all'aiuto della Caritas, che ha dovuto far fronte - in collaborazione con l'ufficio sociale del Comune - ad una pioggia di richieste, in uno scenario davvero impensabile sino a qualche tempo prima.
''Nei primi tre mesi dell'emergenza Covid, quindi da marzo a maggio 2020, abbiamo avuto quattrocento consegne di pasti a domicilio. Un numero nettamente superiore all'ordinario. Con il passare dei mesi siamo tornati ad una situazione stabile, con l'aggiunta del 25% circa di utenti in più, che è poi quella che si è mantenuta attualmente'' ci ha detto Felicita Viganò, referente del Centro di Ascolto di Casatenovo, punto di riferimento per gli utenti della comunità pastorale Maria Regina di tutti i Santi e per le tre parrocchie di Monticello.
I bisogni si sono moltiplicati: dall'esigenza di un aiuto alimentare, ma anche economico. ''Abbiamo fornito aiuti per le necessità più disparate: dal pagamento delle bollette agli affitti, passando per gli acquisti di materiale scolastico e le visite mediche. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile per accogliere tutte le richieste senza lasciare indietro nessuno. C'è sempre qualcuno di nuovo che bussa alla nostra porta'' ha aggiunto la referente Caritas, precisando come non sia stata un'impresa facile per il Centro di Ascolto. Il magazzino che solitamente veniva rifornito ogni autunno grazie alla raccolta straordinaria del Banco Alimentare, con la sospensione di quest'ultima iniziativa ha potuto essere rimpinguato unicamente attraverso gli acquisti effettuati da Caritas. Una grossa mano l'ha data anche la raccolta di offerte avviata nella comunità pastorale ogni seconda domenica del mese, così come i contributi erogati dall'amministrazione comunale.
''Nonostante le difficoltà, non abbiamo mai smesso di aiutare le persone e questo ci dà una grande gioia. Devo ringraziare di cuore tutti i volontari che si sono fatti in quattro anche nella gestione del centro, nel rispetto delle normative anti Covid'' ha aggiunto Felicita Viganò, aggiungendo che sono stati erogati incessantemente tutti i servizi, ad esclusione del guardaroba, chiuso a Casatenovo come in altri centri su indicazione di Caritas nazionale, ancora una volta a causa dell'emergenza sanitaria in corso.
Per quanto riguarda l'utenza assistita, si può dire che gli italiani hanno superato gli stranieri in questi ultimi mesi segnati dalla pandemia. ''In tanti hanno perso il lavoro e proprio per questa ragione abbiamo inoltrato diverse domande al Fondo diocesano San Giuseppe e al servizio Siloe. Le risposte devo dire che non sono mancate'' ha concluso la volontaria, ringraziando infine la parrocchia di Monticello, con l'associazione Fuoriclasse che nelle scorse settimane in occasione del tempo quaresimale hanno avviato una raccolta straordinaria di materiale scolastico, consegnato presso il Centro di Ascolto. Il tutto corredato dai disegni realizzati dagli alunni stessi che saranno appesi all'interno della sede di Via San Giorgio, nel ricordo di questo momento così difficile e particolare che non potrà di sicuro essere dimenticato.
G. C.
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