Casatenovo: 450 anziani all'Inrca nei 4 giorni di campagna vaccinale. Galbiati, ''chiediamo di poter proseguire l'esperienza qui''

Si è conclusa questa mattina la campagna anti Covid per gli over 80 all'ospedale Inrca di Casatenovo. Quattro giorni intensi, che hanno consentito di vaccinare 450 anziani, tutti residenti nei comuni del circondario.

Il gazebo allestito all'ingresso del presidio ospedaliero dai volontari di Protezione civile

Una sperimentazione chiusasi con successo e resa possibile grazie alla disponibilità dei medici di base, del personale infermieristico e di tanti volontari che non si sono risparmiati, riuscendo così, in un perfetto gioco di squadra, a raggiungere un obiettivo importantissimo: vaccinare gli ultimi ultraottantenni che mancavano all'appello consentendo loro di spostarsi a pochi chilometri da casa.

''Ci sembra che sia andato tutto davvero bene, con limitate tempistiche di attesa e una buona gestione del centro da parte di tutti gli attori coinvolti. Questo grazie anche alla presenza dei medici di base che operano sul territorio e che quindi in molti casi conoscevano già i pazienti. Grazie alla disponibilità di dosi, siamo riusciti anche a vaccinare alcuni ultra ottantenni che, per una ragione o per un'altra, non erano stati ancora convocati'' ci ha spiegato l'assessore ai servizi alla persona del Comune di Casatenovo, Gaetano Caldirola, che in questi giorni ha fatto da tramite in maniera attiva fra personale sanitario e volontari della Protezione civile.

Prezioso anche il supporto di questi ultimi, dei gruppi di Casatenovo, Cassago e Bulciago, la cui presenza ha fornito un contributo essenziale dal punto di vista logistico. Installato un gazebo all'ingresso dell'ospedale di Via Monteregio, i volontari indicavano agli anziani e ai loro accompagnatori l'ascensore per poter raggiungere il terzo piano di Inrca e da lì, sottoporsi alla procedura che culminava con la vaccinazione, effettuata da una ''squadra'' di infermiere in pensione e da una referente della cooperativa Cosma; il contributo di quest'ultima - nella persona del dottor Marco Magri - è stato fondamentale per garantire la buona riuscita dell'esperienza.

Soddisfazione per il buon funzionamento del centro - la cui attivazione è stata fortemente voluta dalla conferenza permanente dei sindaci del casatese - è stata espressa anche da Filippo Galbiati, primo cittadino di Casatenovo che insieme al consigliere e capogruppo di maggioranza Fabio Crippa ha voluto anche questa mattina visitare il centro vaccinale allestito al terzo piano di Inrca, grazie naturalmente alla disponibilità degli spazi da parte dell'istituto anconetano diretto dal dottor Gianni Genga.

Le infermiere che si sono occupate delle vaccinazioni in questi quattro giorni di attivazione del centro all'Inrca

''Le vaccinazioni vanno fatte ovunque, in maniera diffusa, purchè ci siano le condizioni di sicurezza necessarie. E' questa l'unica vera strategia'' ha affermato Galbiati, che nel ricordare l'attivazione di sette punti vaccinali nell'ambito meratese ha subito precisato di non condividere la scelta di Regione Lombardia di limitare la campagna vaccinale di massa a poche maxi strutture, i cosiddetti hub. ''Qui a Casatenovo in questi giorni è stato svolto un lavoro di qualità e gratuito. La collaborazione è stata molto aprrezzata e la gestione del centro è andata bene, senza alcun intoppo. Chiediamo di poter continuare a lavorare qui anche nelle fasi successive, ad integrazione delle altre strutture del territorio. Non rinunciamo alle disponibilità duffuse: soltanto esempi di collaborazione come questi ci daranno la forza di portare avanti la campagna vaccinale''.

Un pensiero il sindaco Galbiati lo ha rivolto anche a Inrca, ricordando il recente trasferimento al Mandic delle acuzie, circostanza che ha consentito di affrontare al meglio l'emergenza Covid, svolgendo un lavoro egregio sulle insufficienze respiratorie. Sul presidio di Casatenovo, l'amministratore ne ha ricordato le grandi potenzialità, richiamando anche la riforma 23, attualmente in revisione, che aveva individuato la necessità di puntare sui presidi territoriali. Inrca di Monteregio in questo senso potrebbe fare tanto, sia sulla riabilitazione, sia sulla ricerca, allacciando anche un rapporto costante con il casatese tutto e con i medici di medicina generale. ''Lo sviluppo di questo presidio deve essere portato avanti valorizzandone l'identità forte al servizio del territorio'' ha proseguito Galbiati, precisando quanto sia importante puntare sui piccoli ospedali, come ad esempio il Mandic di Merate.

Da sinistra il dr.Daniele Colombo (Inrca), il consigliere Fabio Crippa, il sindaco Filippo Galbiati e l'assessore Gaetano Caldirola

''Gli hub e le grandi strutture da sole non ce la fanno. Bisogna invertire da subito i flussi di finanziamento ad integrazione dei piccoli centri di alta specializzazione, riportando investimenti sul Mandic e sui POT (presidi ospedalieri territoriali). Questi centri devono riacquisire un ruolo strategico''.
Tornando alle vaccinazioni, il sindaco di Casatenovo ha ribadito che ''se ci faranno andare avanti, noi siamo disponibili, per qualsiasi categoria''.

Anche il dottor Daniele Colombo, direttore sanitario di Inrca ha espresso soddisfazione per questi quattro giorni intensi di campagna vaccinale che hanno consentito anche di riutilizzare il terzo piano della struttura, interessata di recente da lavori di ristrutturazione per rendere adeguate le stanze agli standard richiesti dal Covid. ''E' stato il nostro direttore generale dottor Genga a voler aderire da subito, con entusiasmo, a questa campagna vaccinale, fornendo la massima disponibilità. Il nostro presidio riabilitativo di Casatenovo, in attesa di completare i lavori previsti e di concludere il concorso per nuovi infermieri è ancora chiuso. Proprio per questa ragione ci sembrava doveroso fornire gli spazi, vuoti, in occasione di questa importante necessità'' ha concluso Colombo, impegnato a tutto campo nella direzione del reparto di pneumologia del Mandic, messo a dura prova dall'emergenza Covid.

Una sperimentazione che sembra aver dato buoni frutti e che proprio per questa ragione non dovrebbe fermarsi qui, ma proseguire, secondo l'appello che in questi giorni è stato lanciato a più riprese dai sindaci e dal resto dei protagonisti di questa breve ma intensa campagna vaccinale.

Di seguito i nomi di chi in questi giorni ha fornito il proprio contributo alla campagna attivata all'Inrca:

Medici di medicina generale: Cantù Vittorio, Piazza Alma, Bianchi Marcellino, Colzani Lorenzo, Crippa Fabio, Valagussa Massimo, Coduri Marco, Ballabio Piercarla, Dell'Orto Catia, Colombo Tiziana, Drigo Paola.

Infermiere: Galbiati Sandra, Brivio Donata, Scaccabarozzi Elisabetta (in pensione); Casati Agata (coop.Cosma).

Amministrativi (ufficio affari istituzionali-Comune di Casatenovo): Galbusera Vanda, Cavanna Barbara.

Volontari amministrativi: Aldeghi Francesca, Bramati Marco, Galbiati Rosa Adele, Mazza Massimo, Sirtori Chiara.

Responsabile prenotazioni: Brenna Emanuela.

Pulizia e sanificazione ambienti: Benjrada Hind.

Inrca: dr.Genga Gianni, dr.Colombo Daniele, Bonfanti Andrea.

Protezione civile: tutti i volontari dei gruppi di Casatenovo, Bulciago, Cassago.

G. C.
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