Monticello: alla RSA arriva una seconda ''stanza degli abbracci''

La RSA di Monticello ha ricevuto in dono la sua seconda Stanza degli Abbracci. La 'Bolla blu' è stata infatti donata dall'Associazione Amici, Familiari e Volontari della Casa di Riposo, e renderà possibile il contatto tra ospiti e parenti. Sistemata nel salone interno della struttura, è una costruzione gonfiabile accessibile da due ingressi distinti, uno riservato al paziente ed uno al famigliare, formata da due modului separati tra loro da un morbido telone trasparente. La bolla è dotata di due 'maniche', all'interno delle quali il visitatore può inserire le braccia e toccare così il proprio caro, dopo mesi di distanziamento sociale.
"Il contatto avviene in modo assolutamente sicuro, non solo perchè i parenti sono sottoposti alle misure di triage prima di entrare - misurazione della temperatura e compilazione dei moduli appositi - ma anche perchè il telo che separa lascia passare il suono ma non l'aria" spiegano dall'associazione. Fissando un appuntamento, i famigliari potranno far visita ai parenti accedendo dall'entrata di via Jacopo della Quercia 5. Gli incontri si terranno durante la mattina, e gli ospiti esterni dovranno seguire la segnaletica sistemata in direzione della bolla attraverso il percorso esterno che dal cancello porta alla postazione di attesa sul terrazzo. É consentita la visita di una sola persona per paziente secondo la programmazione degli educatori, della durata di circa 20 minuti, e in concomitanza agli appuntamenti nella bolla continueranno le visite al vetro e nella seconda struttura trasparente all'esterno.  All'interno della stanza degli abbracci è posto un pulsante d'allarme, utile per qualunque emergenza, e sarà fondamentale rispettare attentamente l'iter di accesso e le misure in atto per la tutela degli ospiti.
Entusiasta il Consiglio di Amministrazione della RSA, la cui Presidente, Laura Scaccabarozzi, ha commentato ringraziando per la generosa donazione: "Sappiamo come è importante che gli ospiti, in questo difficile, doloroso e lungo periodo di pandemia possano avere il conforto dei loro familiari non solo attraverso un contatto tecnologico a distanza, ma anche e soprattutto mediante un contatto vicino e fisico, che solo la stanza degli abbracci può consentire in sicurezza. Sono certa che gli ospiti stanno già traendo beneficio da tale presidio, e che sicuramente ne trarranno anche nel prossimo auspicabilmente non lungo tempo che ci separa dalla risoluzione del problema pandemico. Non dubito in alcun modo, quindi, che sono in primo luogo loro ad esservi grati per l'attenzione e la vicinanza dimostrate".
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