Casatenovo: 15enni ''saltano'' scuola, ma si perdono e fingono un'aggressione

Immagine di repertorio
Hanno deciso di saltare la scuola, ma i loro piani sono andati letteralmente a monte e sono finite nei guai. Impossibilitate a rientrare a casa in autonomia, hanno raccontato ai genitori di essere state aggredite da sconosciuti....ma non era vero nulla.
Due 15enni sono state ritrovate infreddolite, nella serata di mercoledì, nei pressi del fiume Lambro ad Albiate, nella vicina provincia di Monza e Brianza.
La mattinata era iniziata come al solito, con i genitori che le avevano lasciate alla fermata dell'autobus per raggiungere la loro scuola superiore di Casatenovo, l'istituto Graziella Fumagalli. Ma quando, nel pomeriggio, non le hanno viste rientrare a casa e non sono riusciti a raggiungerle al telefono, allarmati si sono rivolti al comando dei carabinieri di Carate Brianza.
L'allarme è scattato alle 18, quando sono state attivate le ricerche delle due giovanissime, tentando il tutto per tutto prima del calar del buio. Nel frattempo però, le due giovani si sono fatte vive con una telefonata allarmante, spiegando di essere state aggredite e portate in un posto sconosciuto. Grazie ai telefonini accesi, i militari le hanno geo-localizzate in una fitta zona boschiva nei pressi del Lambro, ad Albiate, al primo piano di un rudere abbandonato. L'intervento vigili del fuoco si è rivelato fondamentale per trarle in salvo.
Interrogate dai carabinieri, le due giovanissime studentesse hanno raccontato di non sapere come fossero finite lì. Ricordavano soltanto di essere state aggredite da sconosciuti.
E' stata quindi attivata la procedura ''antiviolenza'', come da prassi, con le due minori visitate presso la clinica Mangiagalli di Milano dove, fortunatamente, è stata esclusa la violenza.
Nel frattempo i militari hanno trovato tracce di cibo, coperte ed effetti personali nel cascinale di Albiate, mentre dall'ispezione degli zaini sono saltati fuori effetti personali che hanno fatto supporre un allontanamento organizzato. Tuttavia le due ragazze continuavano a negare; solo con il trascorrere delle ore hanno cambiato idea. Le due non avevano voglia di andare a scuola e così, acquistato del cibo in un supermercato, si sono dirette nel bosco ma sono rimaste imprigionate nel rudere, con porte e finestre sbarrate. Una volta al primo piano non sono più riuscite a scendere e hanno chiesto aiuto.
Una bravata che è costata caro alle giovani e ha richiesto un'ingente mobilitazione fra forze dell'ordine e soccorritori.
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