Retesalute, la Presidente scrive ai dipendenti: la situazione è complessa ma non catastrofica, abbiamo adeguato le tariffe dei servizi in perdita. Ora i Comuni prendano una decisione

Alessandra Colombo,
presidente di Retesalute
Gentili Dipendenti,
Le comunicazioni che si susseguono sulla stampa locale e le sollecitazioni che provengono da alcuni di Voi, penso rendano necessario un chiarimento rispetto all'attuale situazione dell'Azienda, situazione che, seppur complessa, ritengo, non debba essere considerata irreparabile ed al limite del "catastrofismo" come viene, a volte, rappresentata. Credo che, le diverse fonti e/o le dichiarazioni rilasciate alla stampa locale, siano portatori di forti preoccupazioni rispetto ad un valore, che la Stampa stessa riconosce, come imprescindibile: la difesa di una gestione dei servizi territoriale nel Meratese e nel Casatese ed un modello di gestione che consenta un'autonomia nella produzione ed offerta dei Servizi radicata nel nostro specifico territorio. È un modello che condivido, così come lo hanno voluto quelli che mi hanno preceduto e per quanto mi riguarda e per quanto riguarda i membri dell'attuale CDA Dott.ssa Monti e Dott. Stocola, non è in discussione. Pur comprendendo "il dovere di cronaca", importante in una società evoluta, è altrettanto indiscutibile che i "toni" che a volte vengono assunti dalla stampa destano "allarmismi" che, nella situazione delicata nella quale si trova l'Azienda, provocano inevitabili "contraccolpi". Così sta succedendo per la ricerca del personale: è difficile nella attuale situazione individuare alcune figure professionali di tecnici ed esperti del Sociale che già di per sé scarseggiano su tutto il territorio.

Marco Stocola, membro del Cda
I Soci dell'Azienda, da mesi hanno aperto una discussione, complessa e difficile, per individuare soluzioni che possano mantenere i principi ed i valori che hanno ispirato la costituzione dell'Azienda, ma non è semplice che 28 Comuni, a loro volta portatori del pensiero ed interpretazione dei singoli Segretari Comunali, Revisori dei Conti, Responsabili Amministrativi ed ovviamente delle singole parti politiche, trovino soluzioni comuni e condivise. Non può, inoltre, essere disconosciuto il fatto che le attuali Amministrazioni sono venute a conoscenza di una situazione pesantemente debitoria dell'Azienda solo nell'anno 2020 quando vi è stata la sostituzione della Responsabile Amministrativa e del CdA e che la situazione è stata "assorbita" con inziale incredulità e non poche difficoltà. Il CdA ha cercato, sin dai primi mesi, di offrire all'Azienda personale professionalmente capace di individuare gli errori e le "correzioni" da introdurre e per verificare la possibilità che l'Azienda, nonostante la grave situazione debitoria, potesse avesse in sé risorse per continuare a produrre ed offrire i servizi nel nostro territorio. Abbiamo introdotto immediate misure di contrazione della spesa che, riteniamo, non abbiano pregiudicato il servizio nel territorio. Non è vero quanto si sostiene, che i risparmi che hanno prodotto un budget 2020/2022 in pareggio, sono, il solo prodotto di minori spese per il personale. E' vero che abbiamo ridotto, se non azzerato le consulenze esterne (20 consulenti....), abbiamo e stiamo rivedendo tutti i contratti, oltre quelli di tutte le utenze; stiamo utilizzando personale interno che sta "sprigionando" capacità professionali sottoutilizzate (un educatore/ingegnere sta utilizzando ed implementando un nuovo sistema informatico che garantisce all'Azienda importanti risparmi); con i fornitori verifichiamo ATTENTAMENTE i costi che ci vengono esposti e ciò ci ha consentito di avere un controllo della spesa puntuale che ci ha consentito altri risparmi; il controllo della liquidità mensile ci permette di tenere attenzionata la situazione economica; manteniamo reciproci rapporti di fiducia con gli Istituti Bancari e con i grossi fornitori. Una maggiore chiarezza e distinguo con il bilancio tra il bilancio di Retesalute e l'Ambito dovrebbe inoltre portare, nel tempo, ad evitare quella "COMMISTIONE" di risorse che hanno sicuramente inquinato il bilancio di Retesalute e non hanno consentito di far emergere la necessità di introdurre "correzioni".

Enrico Bianchini,
direttore dell'azienda
È noto che abbiamo accertato che Retesalute vendeva i servizi senza effettiva stima dei costi ed una verifica puntuale dei costi di tutti i servizi ci ha consentito di portare all'approvazione dell'Assemblea un budget 2020 in pareggio introducendo, sulle tariffe, le giuste correzioni.

Riteniamo che i Comuni Soci abbiamo fatto la loro parte accantonando le somme per il ripianamento delle perdite: è ciò che rassicura i fornitori e gli Istituti bancari. Ciò che adesso è in discussione è COME DEVONO ESSERE RIPIANATE le perdite E QUINDI CON QUALI STRUMENTI LEGISLATIVI E GIURIDICI. Nella discussione sono emerse due posizioni che si possono così riassumere: c'è chi sostiene che si debba applicare una disposizione legislativa del 2013 che "obbliga" alla liquidazione di un'Azienda Speciale in ipotesi di quattro bilanci negativi e chi sostiene che si applica una nuova riforma legislativa del 2016 che regolamenta le Società Pubbliche e che non obbliga al passaggio in liquidazione. La discussione che sta attraversando in questi giorni le Amministrazioni nasce da diverse interpretazioni di applicazione delle norme e dei pareri della Corte dei Conti: una decisione deve essere comunque assunta e va assunta comunque al più presto. Mi assumo la responsabilità di rassicurare voi dipendenti perché se pur la strada sembra tortuosa e difficile, penso anche che una decisione così delicata

abbia necessità di "un tempo" quando la decisione riguarda 28 Amministrazioni. È dimostrato che Retesalute sta continuando ad offrire i Servizi. È dimostrato che Retesalute sta regolarmente pagando gli stipendi e i contributi ai dipendenti e chi, del comparto, si è volontariamente dimesso sta e riceverà gli istituti contrattuali dovuti. È dimostrato che, con i fornitori che vendono i Servizi a Retesalute, si sono trovati accordi che hanno visto notevolmente ridursi il dovuto, posizioni debitorie per l'Azienda che l'attuale CdA si è trovato, proprio malgrado, a dover gestire e risolvere. Non disconosco che abbiamo il Servizio Tutela Minori in sofferenza, anche e non solo, per sostituzione del personale. Vero è che abbiamo promosso nuovi concorsi per le sostituzioni, con tutti i problemi prima evidenziati. Il lavoro svolto dai professionisti/e del Servizio Tutela, siamo convinti, è particolarmente delicato e rivolto alle "nostre" famiglie più fragili, per questi motivi abbiamo conferito un incarico a due professioniste, confidando di poter risolvere al più presto la carenza di personale. Nella riorganizzazione, il personale presente ha assicurato la gestione di delicate situazioni e perciò colgo l'occasione per ringraziarlo. Le Amministrazione Comunali Socie di Retesalute hanno sempre espresso pubblicamente che il MODELLO di Retesalute è un modello che riconoscono come positivo e nel quale credono e vogliono investire per la gestione dei Servizi sul territorio ed auspico che, per il rispetto che si deve ai cittadini che hanno votato i Rappresentanti nelle singole Amministrazioni, non si possa prefigurare il fatto che "pubblicamente" si manifesti un'intenzione e poi si pongano in essere altri provvedimenti: la chiarezza e la coerenza, ritengo, debba, quantomeno, caratterizzare il delicato momento.
Stiamo assicurando all'Azienda una "stabilità" di organizzazione e gestione contabile perché crediamo che possa essere risorsa importante per il nostro territorio come sottolineato anche dalla stampa. Auspichiamo che nella prossima Assemblea venga assunta una decisione unicamente volta al risanamento, alla continuità ed alla ripresa, il prima possibile, con più forza.
Concludo, con i miei più sentiti ringraziamenti, che rivolgo a tutti voi. Ringrazio il personale amministrativo, gli educatori, gli psicologi, i pedagogisti, gli assistenti sociali, gli operatori socio sanitari, le assistenti domiciliari, i coordinatori e non ultimi i Responsabili d'Area, per la passione, la professionalità e l'impegno che ogni giorno decidete di investire nei Servizi e nel rapporto con gli Utenti e resto a Vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e necessità.
Il Presidente del CdA, Alessandra Colombo
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