Costa, Avis: bilanci 'in salute' con i 'segni' della pandemia

Il documento contabile, nel 2020, si è chiuso con uno stato patrimoniale consuntivo di 68.364 euro, che comprende la cassa, il conto bancario, le attrezzature e le apparecchiature, i crediti e i ratei per il pagamento dell’assicurazione dei defibrillatori installati sui comuni di riferimento. Tra le passività, per altrettanti 68.364 euro, figurano i fondi di ammortamento e di accantonamento, che in via preponderante includono le entrate provenienti dall’ospedale (57.561 euro).
Il conto economico consuntivo comprende invece entrate per complessivi 48.826 euro: sono quelle provenienti dall’ospedale per attività trasfusionale (46.901 euro) e fondi di accantonamento per 1.868 euro. Le uscite di 48.826 euro comprendono le spese per quote associative (7.750 euro), le spese di ufficio (4.555 euro), i progetti di prevenzione (1.464 euro, “una fotografia del primo effetto dell’anno che abbiamo vissuto” riflette Michela Sirtori), la propaganda (34.463 euro), il piano di ammortamento (336 euro) e le spese varie (254 euro). “Le spese minori sono quelle che hanno riguardato i progetti rimasti fermi: l’emergenza ci ha costretto a cambiare rotta, ma l’attività non si è fermata ed è andata avanti - ha commentato Michela Sirtori - Usiamo le risorse nel miglior modo. Non siamo potuti andare in piazza ma ci siamo reinventati e la grande fetta di spese sotto questo aspetto lo dimostra”.
Sul bilancio è intervenuto Luca Cattaneo, sindaco di Bulciago, tra i presenti al centro sociale di Costa dove si è tenuta l’assemblea annuale: “Ringrazio Avis per il sostegno al progetto dei defibrillatori e tutto il direttivo che ha accolto la nostra richiesta a cui tenevamo molto. Ora siamo in difetto perché dobbiamo installarli: visto l’impegno finanziario notevole, è molto apprezzato”. Un appunto infine sulla convenzione proposta ad alcune amministrazioni comunali, sulla falsa riga di quella già attiva per l’Aido agli uffici comunali, in termini di reclutamento dei volontari: “Per la convenzione i problemi burocratici ci sono, ma si può trovare il modo per risolverli. Per l’invito a coinvolgere le persone straniere, invece, possiamo riuscire a darci da fare come amministrazione”.