Besana: picchia la moglie che finisce in ospedale. Arrestato dai CC
Arrestato per maltrattamenti nei confronti della moglie. E' accaduto nella serata di lunedì 19 aprile a Besana; intorno alle ore 20, dopo una violenta lite col marito - un operaio 26enne di origine senegalese - una donna connazionale di 29 anni, casalinga, che parla pochissimo la lingua italiana, ha chiamato il 112 per chiedere aiuto.
L'operatore della centrale operativa dei carabinieri di Seregno, intuita la gravità della situazione prospettata, ha immediatamente allertato una pattuglia che, si è precipitata sul posto. I militari della locale stazione hanno trovato la donna seduta fuori dell'appartamento: era rimasta lì perché aveva il terrore di rientrare. Con lei c'erano la figlia di 2 anni e una vicina di casa che era intervenuta in suo soccorso.
La donna, che agli occhi degli operanti presentava evidenti ecchimosi per gli schiaffi e i pugni ricevuti, è stata prontamente soccorsa e trasferita in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza.
Durante l'attesa delle cure, i militari, parlando con la vittima e partendo dall'evento di quella sera, hanno capito che quanto accaduto non aveva carattere episodico. Nonostante le difficoltà linguistiche, si è scoperto che i soprusi fatti di minacce, offese e violenze anche di natura psicologica, andavano avanti in realtà da circa due anni, anche in presenza della figlia. I due, entrambi regolari sul territorio nazionale, si erano conosciuti in Senegal, sposandosi tre anni fa.
Al termine degli accertamenti l'uomo - che ha ammesso le accuse contestategli - è stato arrestato per maltrattamenti aggravati (artt. 572 e 61 co. 1 n. 11 quinquies) e associato presso la casa circondariale di Monza.
La donna è stata invece visitata e dimessa con prognosi di tre giorni per trauma cranico contusivo faccia e naso.
L'operatore della centrale operativa dei carabinieri di Seregno, intuita la gravità della situazione prospettata, ha immediatamente allertato una pattuglia che, si è precipitata sul posto. I militari della locale stazione hanno trovato la donna seduta fuori dell'appartamento: era rimasta lì perché aveva il terrore di rientrare. Con lei c'erano la figlia di 2 anni e una vicina di casa che era intervenuta in suo soccorso.
La donna, che agli occhi degli operanti presentava evidenti ecchimosi per gli schiaffi e i pugni ricevuti, è stata prontamente soccorsa e trasferita in codice giallo al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza.
Durante l'attesa delle cure, i militari, parlando con la vittima e partendo dall'evento di quella sera, hanno capito che quanto accaduto non aveva carattere episodico. Nonostante le difficoltà linguistiche, si è scoperto che i soprusi fatti di minacce, offese e violenze anche di natura psicologica, andavano avanti in realtà da circa due anni, anche in presenza della figlia. I due, entrambi regolari sul territorio nazionale, si erano conosciuti in Senegal, sposandosi tre anni fa.
Al termine degli accertamenti l'uomo - che ha ammesso le accuse contestategli - è stato arrestato per maltrattamenti aggravati (artt. 572 e 61 co. 1 n. 11 quinquies) e associato presso la casa circondariale di Monza.
La donna è stata invece visitata e dimessa con prognosi di tre giorni per trauma cranico contusivo faccia e naso.