Il dj viganese Alessio Pennati lancia il suo nuovo video e racconta un settore dimenticato dopo il Covid
La musica, come è noto, è stata una delle grandi vittime di questa pandemia. Forse uno dei settori più dimenticati, destinata a rimanere in secondo piano di fronte alle graduali riaperture previste a partire dalla fine di aprile.
Tante però sono state le voci e i progetti di molti artisti e musicisti che non si sono comunque arresi, ma al contrario hanno cercato di fare musica dalle proprie case, coinvolgendo i propri fan e il pubblico attraverso i social.
Tra le tante iniziative c'è anche quella realizzata da Alessio Pennati, originario di Viganò, dj e nel mondo della musica da circa quindici anni e che negli ultimi mesi ha lavorato ad un progetto tutto dedicato al proprio genere, il techno melodico.
Tante però sono state le voci e i progetti di molti artisti e musicisti che non si sono comunque arresi, ma al contrario hanno cercato di fare musica dalle proprie case, coinvolgendo i propri fan e il pubblico attraverso i social.
Tra le tante iniziative c'è anche quella realizzata da Alessio Pennati, originario di Viganò, dj e nel mondo della musica da circa quindici anni e che negli ultimi mesi ha lavorato ad un progetto tutto dedicato al proprio genere, il techno melodico.
Alessio Pennati
Alessio ha 35 anni e da quando ne aveva 20 ha iniziato ad avvicinarsi in modo sempre più professionale alla musica, ma è solo negli ultimi tempi che ha preso in considerazione questa attività come un vero e proprio lavoro, arrivando a suonare anche all'Amnesia di Milano. Il progetto del videoclip è nato quindi alla fine dell'ottobre scorso, notando che la situazione non accennava a cambiare, ed è stato poi concretizzato grazie alla volontà del dj di non starsene con le mani in mano, ma di portare la propria musica ai suoi ascoltatori, vecchi e nuovi.
All'inizio Alessio aveva contattato la Pro Loco di Trezzo sull'Adda e dopo un iter piuttosto lungo a livello burocratico aveva ottenuto anche dal Comune di Trezzo il permesso per girare il proprio videoclip in una location suggestiva ed elegante: il castello Visconteo della città. Qui si sono svolte le registrazioni non solo del video ma anche dell'audio, tutto dal vivo e in tempo reale per poter poi proporre agli ascoltatori un'esperienza il più possibile simile a quella che è diventata ormai un tabù da più di un anno.
Oltre al lancio del video sulla pagina Facebook, per promuovere il progetto ci sarà anche un'anteprima sul noto canale YouTube "DanceTelevision" il prossimo 25 aprile grazie al quale Alessio potrà far conoscere il proprio dj set, della durata di circa un'ora e mezza, fatto interamente di pezzi inediti da lui composti, con alcune tracce realizzate anche da alcuni colleghi.
La location del video girato dal 35enne Alessio
Parlando invece degli effetti del Covid sul suo mondo, Alessio è stato molto chiaro: la musica è stata la grande dimenticata di questa emergenza.
"Questo settore è stato per lo più ignorato perché forse ritenuto meno utile rispetto ad altri, dimenticando però che dietro a concerti e canzoni ci sono persone come me e i miei colleghi che mettono anima e cuore o che addirittura vivono per questo lavoro. Dopo un anno, la situazione è difficile, tanti infatti, oltre a non avere più un lavoro che è in primis una passione, non hanno nemmeno più la possibilità di esprimere la propria personalità con la musica. Spero ci possa essere qualche finestra di apertura per i locali all'aperto sempre con numeri controllati e distanziamento dal 1°luglio in Italia, mentre per l'estero, dove in molti Paesi sono già stati avviati test e sperimentazioni sulla possibilità di contagio in contesti controllati, si pensa di riaprire anche prima. La speranza è soprattutto che si possa ritornare a divertirsi e a far divertire gli altri con la supervisione e l'attenzione necessaria per garantire la sicurezza di tutti. La cosa che più mi è mancata in questi mesi è proprio il rapporto e il riscontro del pubblico e avendo avuto molta crescita a livello artistico i feedback in presenza sarebbero stati ancora più utili e stimolanti. La musica per me è un modo di esprimere le mie emozioni e i miei sentimenti. È un modo per esternare quello che ho dentro di me a livello di sensazione e di pensieri" ha concluso il musicista viganese.
"Questo settore è stato per lo più ignorato perché forse ritenuto meno utile rispetto ad altri, dimenticando però che dietro a concerti e canzoni ci sono persone come me e i miei colleghi che mettono anima e cuore o che addirittura vivono per questo lavoro. Dopo un anno, la situazione è difficile, tanti infatti, oltre a non avere più un lavoro che è in primis una passione, non hanno nemmeno più la possibilità di esprimere la propria personalità con la musica. Spero ci possa essere qualche finestra di apertura per i locali all'aperto sempre con numeri controllati e distanziamento dal 1°luglio in Italia, mentre per l'estero, dove in molti Paesi sono già stati avviati test e sperimentazioni sulla possibilità di contagio in contesti controllati, si pensa di riaprire anche prima. La speranza è soprattutto che si possa ritornare a divertirsi e a far divertire gli altri con la supervisione e l'attenzione necessaria per garantire la sicurezza di tutti. La cosa che più mi è mancata in questi mesi è proprio il rapporto e il riscontro del pubblico e avendo avuto molta crescita a livello artistico i feedback in presenza sarebbero stati ancora più utili e stimolanti. La musica per me è un modo di esprimere le mie emozioni e i miei sentimenti. È un modo per esternare quello che ho dentro di me a livello di sensazione e di pensieri" ha concluso il musicista viganese.
M.B.