Viganò, 25 aprile: da Bertarini un invito ad essere coraggiosi

Si è tenuta domenica 25 aprile, in occasione del 76esimo anniversario della Liberazione la consueta celebrazione alla memoria dei caduti della Resistenza - nonché in onore della ritrovata libertà per tutti gli italiani - presso il monumento posto all'ingresso del cimitero di Viganò.

Il sindaco Fabio Bertarini e il capogruppo degli alpini Mauro Fumagalli

Dopo la celebrazione eucaristica delle ore 10, alla presenza delle autorità civiche (il primo cittadino Fabio Bertarini, l'assessore nonché vicesindaco Stefano Cazzaniga, l'assessore Renato Ghezzi, che il sindaco ha tenuto a ringraziare particolarmente), di alcune associazioni (gruppo alpini di Viganò, la locale scuola dell'infanzia, AVIS, AIDO, Piedibus, gruppo cultura e Rwendo Onlus) si è svolto l'alzabandiera sulle note dell'inno nazionale.
A seguire è stata posta una corona di fiori al monumento in onore dei martiri per la libertà del nostro Paese, il tutto accompagnato da una preghiera guidata dal parroco don Enrico Baramani (che ha ricordato la particolare importanza ed impegno del momento, "perché ciascuno di noi deve essere uomo e donna di pace").

La parola è poi toccata al capogruppo delle penne nere Mauro Fumagalli, che ha evidenziato come il 25 aprile sia dedicato al ricordo degli uomini e delle donne che hanno donato la loro vita perché noi tutti vivessimo liberi dalla paura, dall'oppressione e dalla guerra.
La libertà - resa ancor più importante dopo un anno di fortissime limitazioni - potrà oggi essere riconquistata non con le armi, ma con il rispetto delle regole e la campagna vaccinale.
Il capogruppo Fumagalli ha poi condiviso con i partecipanti il comunicato ufficiale diramato dal presidente degli Alpini, Sebastiano Favero, in occasione dell'odierna celebrazione.

Da ultimo, l'intervento del sindaco: dal ricordo del proclama di insurrezione nazionale del C.L.N. del 1945 alla fine della Repubblica di Salò, Bertarini ha rammentato a tutti i presenti come il 25 aprile debba essere sempre festeggiato (a maggior ragione in un periodo, come quello attuale, di forti restrizioni) per unirci tutti, senza distinzione, in difesa della libertà, contro ogni forma di odio, violenza, intolleranza e razzismo.
"Anche oggi, in tempo di pandemia, dobbiamo essere coraggiosi e fiduciosi nell'affrontare la paura, come tutti i giovani e le giovani che si sono ribellati e hanno combattuto la dittatura e le truppe nazifasciste. Deve sempre prevalere il dovere di essere e rimanere uniti per la difesa della democrazia e della libertà. Dobbiamo quindi sempre ricordare, dicendo a quelle donne e a quegli uomini che hanno combattuto per un futuro migliore, quello che sognavano, grazie, senza però cadere nel tranello che ci illude che la libertà sia un dato di fatto scontato, mentre invece deve sempre essere difesa'' ha detto il sindaco viganese.

''ll 25 aprile non è uno stanco rituale obbligato: il ricordo del passato costituisce le colonne che sorreggono il nostro futuro. Non dobbiamo mai dimenticare, e sempre ricordare alle future generazioni come dalle ceneri di una orribile dittatura è sorto un paese libero e democratico: la nostra spesso bistrattata Italia, che deve da noi essere invece lodata e difesa. Nonostante tutto, viviamo in un paese libero, grazie ai nostri cari, che hanno messo, 75 anni fa, le loro vite a disposizione di quelli che amavano. Ricordiamo sempre ai nostri giovani cosa è stata la Resistenza".

Mari.T.
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