Barzago: la Liberazione nel ricordo di due partigiani

La cerimonia del 25 aprile a Barzago si è aperta alle 10 con la benedizione della corona di alloro deposta sul monumento ai caduti, alla presenza di Padre Stephen Odhiambo. Il vicario ha sottolineato che la libertà è uno dei beni imprescindibili dell'uomo, nonché uno dei fondamentali diritti da tutelare e garantire a tutti, con l'impegno quotidiano della comunità. In ricordo dei fratelli e delle sorelle caduti per libertà durante il secondo conflitto mondiale, anche al giorno d'oggi non bisogna dare per scontato ciò per cui hanno lottato e che troppo spesso ancora non viene rispettato pienamente.

Poi ha preso la parola il sindaco Mirko Ceroli, che ha salutato e ringraziato il capogruppo degli Alpini Ierardo Ierardi, il delegato ANPI Adriano Pozzi, Daniele Preda del gruppo giovani "Quasi amici" e i familiari dei partigiani Magni Ezio e Valsecchi Luigi. "Con il gesto della posa della corona e dei fiori al monumento ai caduti e al monumento agli alpini, oltre che al cimitero, ricordiamo e onoriamo uomini e donne, militari e civili, laici e religiosi, che 76 anni fa, hanno fortemente voluto un'Italia libera e democratica. La nostra è forse l'ultima generazione che ha conosciuto la testimonianza diretta di chi ha vissuto i fatti di quel periodo; la maggior parte di coloro che hanno partecipato alla Resistenza, purtroppo, ci ha lasciato. Le famiglie che hanno la fortuna di avere in casa un familiare che ha memoria di quei fatti dovrebbero filmare o registrare i racconti e custodire le fotografie come un bene prezioso: è l'unico modo per tramandare ai nostri giovani quello che è stato e ciò che i nostri connazionali hanno vissuto" ha detto il primo cittadino.

Proprio pochi giorni fa si è rivolta a lui una mamma la cui figlia ha riprodotto in un dipinto il monumento agli Alpini, inaugurato nel giugno 1985. L'insegnante della ragazzina le ha chiesto di arricchire il disegno con una breve relazione storica sul perché della presenza di tale monumento, permettendo all'intera classe di riflettere sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale e di trovare un legame con il proprio paese ancora oggi.


"Un altro esempio rilevante circa il mantenimento della memoria arriva dal gruppo giovani "Quasi Amici" di Barzago che ha accolto l'invito dell'Amministrazione a pulire e rinfrescare le scritte della lapide posta sulla tomba dei partigiani Magni Ezio e Valsecchi Luigi, deceduti a Rovagnate poco più che ventenni a seguito degli scontri avvenuti nell'aprile del 1945, nei giorni della Liberazione.



I giovani hanno voluto approfondire la vicenda raccogliendo le testimonianze dirette di alcuni barzaghesi che erano presenti a quei tempi, quando si stava decidendo il destino della Nazione intera. Il risultato di questa ricerca è stato raccolto in un video documentario che sarà diffuso sui canali social del Comune nella giornata di oggi" ha aggiunto il sindaco.
"È nostro dovere, infatti, tramandare la memoria storica e difendere i valori della Costituzione per salvaguardare quella democrazia che i nostri padri e i nostri nonni hanno tanto lottato per avere".

La celebrazione è continuata in chiesa con la messa delle 11, al termine della quale una delegazione dei presenti si è recata al cimitero per gli omaggi floreali alla tomba dei partigiani e al cippo del Gruppo Alpini.
R.S.
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