Barzanò, 25 aprile: per Aldeghi una festa ''di tutti e per tutti''

Un anniversario della Liberazione ridotto nelle forme - a causa della nota emergenza sanitaria in corso - ma non nello spirito, quello ricordato stamani anche dal Comune di Barzanò.

A sinistra il sindaco Giancarlo Aldeghi

Le celebrazioni - svoltesi alla presenza delle autorità civiche, con in testa il primo cittadino Giancarlo Aldeghi, assieme ad alcuni consiglieri comunali, ad una rappresentanza del gruppo alpini, dell'Anpi e del locale circolo Arci, ma senza la presenza del pubblico - hanno avuto inizio alle ore 10 al Parco delle Rimembranze, con la posa di una corona di fiori sia al monumento degli alpini (realizzato da un artista barzanese, Arrigoni, in onore dell'alpino Valsecchi, ma con il volto di uno dei protagonisti della Resistenza del comune), sia al monumento eretto in onore dei partigiani caduti durante il conflitto con le forze della Repubblica di Salò (ed i suoi alleati nazisti).

Il corteo si è poi spostato al cimitero di Barzanò, dove il sindaco ha posto la fascia tricolore sulle tombe dei partigiani caduti, rendendo il suo omaggio personale nonché quello di tutta la cittadinanza a chi ha sacrificato la sua vita in difesa della nostra libertà.

Prima che i presenti, nel commosso ricordo di quei giorni, intonassero Bella Ciao, citando Norberto Bobbio ("dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un'anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all'uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà"), Aldeghi ha voluto ricordare come il 25 aprile sia un'occasione, per tutti, senza distinzione alcuna, di celebrare libertà e democrazia. Una festa di tutti e per tutti.

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