Rogeno, 25 aprile: l’appello ai caduti e il pensiero al Covid-19

Manifestazione del 25 aprile in diretta video anche per i cittadini di Rogeno. Per il secondo anno consecutivo, a causa della pandemia, l’amministrazione ha scelto di proporre una diretta sul canale social per diffondere la celebrazione del 76esimo anniversario dalla Liberazione, ricordata da un ristretto numero di partecipanti.
Dopo la messa in frazione Casletto, dove si è onorato anche il patrono San Marco, il gruppo formato dal sindaco Matteo Redaelli, dal parroco don Gianni dell’Oro e dai rappresentanti della protezione civile, da un porta bandiera e da un trombettista che ha eseguito il silenzio, si è recato al monumento dei caduti di Casletto e poi a quello di Rogeno. In entrambi i momenti si è tenuta la benedizione da parte del sacerdote e sono stati letti a voce alta i nomi dei Caduti.



Il primo cittadino ha ricordato come solitamente, prima della pandemia, questa festa nazionale venisse celebrata insieme ad altri comuni: “Siamo abituati a celebrare questo momento in maniera molto differente, festeggiata più in grande - ha detto Redaelli - Non possiamo lasciare cadere una festa come quella di oggi, in cui l’Italia è stata liberata dopo i disastri e le incertezze che la seconda guerra mondiale ha portato. Grazie ai nostri mezzi di comunicazione, possiamo fare il cuore di questo festeggiamento: portare l’onore ai nostri caduti in armi e ricordare anche tutti i civili morti a causa di tutte le guerre. Lo facciamo in maniera semplice, ma piena di significato, ovvero facendo l’appello ai concittadini caduti e rispondendo noi per loro “presente”. Invito a rispondere a questo appello a chi ha dato la vita per la libertà della nostra Nazione”.



Prima della benedizione, don Gianni ha espresso una riflessione, paragonando la lotta per la libertà di allora al nemico contro il quale stiamo combattendo oggigiorno: “Vorrei ricordare come i caduti si sono impegnati fino al sacrifico della vita per la liberazione dalla schiavitù del nazifascismo. Così oggi abbiamo un nemico invisibile da cui essere liberati: è il virus Covid-19. Come per la Liberazione della patria è stata necessaria la collaborazione di tutti, altrettanto è necessario per la liberazione dalla pandemia. Preghiamo perchè il sacrificio di tanti che hanno fatto per la liberazione di questo male, sia ricordato nella storia come oggi ricordiamo il sacrificio dei caduti per la liberazione della patria”.
M.Mau.
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