Barzanò: vescovo in Brasile, don Giovanni Crippa vince il Covid e lascia l'ospedale
Ha sconfitto il Covid e nel pomeriggio di ieri, martedì 27 aprile, ha potuto lasciare l'ospedale per fare rientro nella sua ''casa''. Sono in tanti in queste ore ad aver tirato un sospiro di sollievo, dopo le notizie positive giunte dal Brasile relativamente alle condizioni di salute del barzanese don Giovanni Crippa, dal 2014 vescovo Estância, in Brasile.
Per fortuna l'evoluzione del suo quadro clinico ha consentito all'equipe medica di dimetterlo dall'ospedale. Don Giovanni è stato quindi accolto nella Curia Diocesana alla presenza del vicario generale padre Humberto da Silva, e dei preti Nivaldo Soares e Iuri Ribeiro.
''La Diocesi di Estância ringrazia tutti coloro che hanno dedicato momenti di preghiera per il vescovo'' il messaggio diffuso ieri attraverso i canali social ufficiali, nella speranza che gli effetti della pandemia non siano oltremodo gravi per la popolazione locale.
A Barzanò il legame con il religioso originario della frazione di Villanova è molto forte. Nato il 6 ottobre 1958 a Besana Brianza, Padre Giovanni (così lo ricordano i barzanesi) dopo gli studi nel seminario di Bevera ha frequentato i corsi di filosofia presso la Federazione Interreligiosa per gli Studi Teologici di Torino e quelli di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha ottenuto la licenza e la laurea in storia ecclesiastica. Il 13 settembre 1981 ha emesso i voti religiosi nell'Istituto Missioni Consolata e il 14 settembre 1985 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale.
L'ultimo e importante incarico gli è stato conferito nel 2014 direttamente da Papa Francesco che lo aveva nominato vescovo di Estância, in Brasile. Un territorio che Monsignor Crippa conosce bene, dal momento che opera nella nazione carioca sin dal 2000.
E oggi, dopo aver superato anche questa difficile battaglia, il religioso barzanese è pronto a dedicarsi nuovamente alla sua ''missione'' con lo stesso impegno, dedizione e tenacia che ha dimostrato in questi anni.
Ricoverato dallo scorso 18 aprile nella struttura ospedaliera di San Luca, nel comune di Aracaju, le condizioni del religioso non erano mai state considerate gravi, ma il ricovero disposto in via precauzionale aveva certamente destato qualche preoccupazione sia nei suoi fedeli, sia nei familiari e negli amici che lo seguono, seppur a distanza, con particolare affetto.
Secondo da sinistra il vescovo barzanese Giovanni Crippa
''La Diocesi di Estância ringrazia tutti coloro che hanno dedicato momenti di preghiera per il vescovo'' il messaggio diffuso ieri attraverso i canali social ufficiali, nella speranza che gli effetti della pandemia non siano oltremodo gravi per la popolazione locale.
A Barzanò il legame con il religioso originario della frazione di Villanova è molto forte. Nato il 6 ottobre 1958 a Besana Brianza, Padre Giovanni (così lo ricordano i barzanesi) dopo gli studi nel seminario di Bevera ha frequentato i corsi di filosofia presso la Federazione Interreligiosa per gli Studi Teologici di Torino e quelli di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha ottenuto la licenza e la laurea in storia ecclesiastica. Il 13 settembre 1981 ha emesso i voti religiosi nell'Istituto Missioni Consolata e il 14 settembre 1985 ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale.
In Italia è stato animatore missionario e vocazionale a Torino dal 1987 al 1993, docente presso la facoltà di missiologia della Pontificia Università Urbaniana a Roma e l'Istituto di catechesi missionaria a Roma e Castelgandolfo (dal 1993 al 2000).
L'ultimo e importante incarico gli è stato conferito nel 2014 direttamente da Papa Francesco che lo aveva nominato vescovo di Estância, in Brasile. Un territorio che Monsignor Crippa conosce bene, dal momento che opera nella nazione carioca sin dal 2000.
E oggi, dopo aver superato anche questa difficile battaglia, il religioso barzanese è pronto a dedicarsi nuovamente alla sua ''missione'' con lo stesso impegno, dedizione e tenacia che ha dimostrato in questi anni.
G. C.