Monticello: assolte le due sorelle a giudizio per i presunti maltrattamenti sulla madre

Il tribunale di Lecco
Sono state assolte con la formula piena ''perchè il fatto non sussiste''. Si conclude così la vicenda giudiziaria che vedeva protagoniste due sorelle, classe 1967 l'una, e 1978 l'altra, accusate dalla Procura della Repubblica di Lecco di maltrattamenti nei confronti dell'anziana madre.
La donna, deceduta a fine 2020, era infatti accudita dalle due figlie nella sua abitazione di Monticello, prima di essere ricoverata in una casa di cura nella primavera del 2018: stando al quadro accusatorio tra quelle quattro mura l'anziana - rimasta da poco vedova - sarebbe stata abbandonata a se stessa. Non solo le due sorelle non avrebbero provveduto a tenerle compagnia la notte, alla sua igiene personale e all'alimentazione, ma si sarebbero accanite contro di lei verbalmente e fisicamente, strattonandola e tirandole i capelli.
Oggi, davanti al giudice Giulia Barazzetta le parti sono state invitate ad esporre le proprie conclusioni: prima il vpo Mattia Mascaro, che ha chiesto al tribunale che entrambe le imputate venissero condannate ad un anno e 8 mesi di reclusione, poi i difensori delle donne, che si sono battuti per la loro assoluzione.
''Non è stata raggiunta la prova dei fatti in contestazione'' è stato l'esordio dell'avvocato Guido Corti, difensore della 43enne. Nessuno dei testimoni escussi nel corso della fase istruttoria avrebbe mai effettivamente visto in prima persona i maltrattamenti e le incurie di cui si parla nel capo di imputazione. Il legale ha quindi fatto riferimento al racconto reso in aula nella scorsa udienza dal medico di base che per anni ha seguito la madre delle due imputate: la sua paziente soffriva di un decadimento cognitivo, depressione e dipendenza dalle medicine e se la prendeva con le figlie, che, al contrario di quanto ipotizzato dalla Procura, si prendevano cura di lei. ''Si arrabbiava con loro perchè non le portavano le medicine di cui era dipendente, ma ero io che dicevo loro di non farlo'' aveva dichiarato il dottore.
''Gridavano con la mamma, ma la sgridavano a fin di bene perchè non mangiava'' ha concluso l'avvocato Lorenzo Magni, in difesa della sorella maggiore.
Ritiratasi in camera di consiglio, il giudice ha sentenziato l'assoluzione delle due imputate.
F.F.
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