Garbagnate, auto a fuoco in via Milano: la vittima è Erminio Rigamonti

Una cortina di fumo levatasi sopra il bosco a Garbagnate Monastero ha attirato l'attenzione dei passanti nel pomeriggio odierno: nonostante i tentativi di soccorso, per l'uomo di 43 anni rimasto coinvolto nell'incendio non c'è stato purtroppo nulla da fare tanto che ne è stato dichiarato il decesso. La tragedia si è consumata attorno alle 14.30 lungo via Milano, l'arteria che mette in collegamento il cimitero alla superstrada 36.

Si tratta di una zona periferica del paese, con un paesaggio prevalentemente boschivo. In questa zona, in uno spiazzo posto a margine della carreggiata, è stata notata una Mercedes Classe A avvolta dalle fiamme. La parte anteriore era rivolta verso la strada, mentre la sagoma di un uomo è stata notata all'esterno dell'abitacolo. Tra i primi a giungere sul posto sono stati i carabinieri della stazione di Cremella che, in servizio nella vicina Barzago, hanno notato l'anomala cortina di fumo e hanno deviato il loro percorso, raggiungendo il luogo teatro della tragedia.

In breve tempo, con la chiamata al 112, anche i soccorsi sono arrivati sul posto. I Vigili del Fuoco, con i loro mezzi, hanno domato le fiamme che avevano avvolto l'auto: l'operazione è stata piuttosto lunga e li ha visti impegnati per diverso tempo. Intanto, era confluita anche un'ambulanza della Croce Verde di Bosisio Parini, coadiuvata dall'auto infermieristica e dall'elisoccorso levatosi in volo dall'ospedale Niguarda di Milano. Purtroppo, però, ogni tentativo di salvare il 43enne - riuscito ad uscire dall'abitacolo del mezzo accasciandosi al suolo - è risultato vano.

Erminio Rigamonti

La salma dell'uomo è stata recuperata a fine pomeriggio da un'impresa di pompe funebri. Per tutto il tempo l'arteria era rimasta interdetta al transito, anche per consentire ai militari di concludere i rilievi che serviranno a fare luce su quanto accaduto anche se, al momento, la pista più accreditata sarebbe quella di un gesto estremo. Sembra infatti escluso il coinvolgimento di terze persone, ma le indagini restano aperte.

La notizia si è presto diffusa nella piccola comunità, rimasta sconvolta da una morte così improvvisa. Erminio Rigamonti, infatti, risiedeva a Garbagnate, aveva 43 anni, era un grande tifoso della Calcio Lecco (faceva parte del gruppo dei Cani Sciolti), membro del gruppo Ad Maiora Leucum e in questi ultimi tempi prestava servizio presso il centro di raccolta intercomunale. Ha lasciato la madre Adele, il fratello Oscar e la sorella Piergangela (ex vicesindaco nel mandato di Sergio Ravasi), mentre un altro fratello, Gianfranco, a metà degli anni Novanta, non ancora maggiorenne, era rimasto vittima di un incidente stradale a Cesana Brianza.

Anche l'attuale sindaco di Garbagnate Monastero Mauro Colombo e la sua vice, Ilaria Villa, hanno raggiunto il luogo dell'incidente, soffermandosi quasi per l'intero pomeriggio sul luogo teatro di una tragedia che ha sconvolto il piccolo comune del circondario oggionese.
Cordoglio è stato espresso in queste ore da molte figure istituzionali: dal consigliere comunale di Lecco Giacomo Zamperini, al sindaco dolzaghese Paolo Lanfranchi, passando per Ferdinando Ceresa, capogruppo di minoranza a Oggiono, legati al 43enne da un rapporto di amicizia.
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