Bevera: coinvolto in un incidente, centauro morì nei mesi succesivi. Davanti al giudice per omicidio stradale il conducente dell'auto

Ha chiesto di avvalersi del rito abbreviato M.P., il 28enne conducente della Ford Fiesta che nell'estate di tre anni fa era rimasto coinvolto in un grave incidente stradale a Bevera di Castello Brianza. Un violento scontro con una motocicletta avvenuto nel pomeriggio di Ferragosto sulla SP51, nei pressi del santuario mariano, a seguito del quale ad avere la peggio era stato il 41enne che si trovava sulla due ruote.

Secondo quanto era emerso nell'immediatezza dei fatti, la Bmw in sella alla quale viaggiava il viganese avrebbe tamponato la parte posteriore sinistra di una Ford Fiesta di colore bianco che la precedeva. L'utilitaria procedeva in direzione Lecco quando, giunta all'altezza dell'impresa edile Cesa, si sarebbe avvicinata al centro della carreggiata per svoltare a sinistra. L'impatto con l'auto - a bordo della quale viaggiavano due ragazzi - era stato inevitabile, con il motociclista finito violentemente a terra; il conducente della Fiesta invece, aveva perso il controllo del mezzo che si era schiantato contro il cancello a protezione dell'azienda e della limitrofa abitazione che stava raggiungendo.
Trasportato all'ospedale di Varese in codice rosso, Marco Stucchi - residente a Viganò, ma originario di Sulbiate, in provincia di Monza e Brianza - era rimasto ricoverato in condizioni disperate per diversi mesi, sino al decesso avvenuto lo scorso anno.
In Procura era stato subito aperto un fascicolo d'indagine - per l'ipotesi di reato di lesioni stradali - a carico del ragazzo alla guida dell'auto.

Tenuto conto degli accertamenti condotti dai carabinieri della stazione di Brivio, intervenuti sul posto per i rilievi del caso, il sostituto procuratore Silvia Zannini aveva chiesto l'archiviazione non ravvisando evidentemente colpe nella condotta dell'autista della Fiesta.
Una versione che però non ha mai convinto i familiari del centauro che - tramite l'avvocato Stefania Brambilla del foro di Lecco - avevano prodotto una consulenza in grado di mettere in discussione quanto emerso dalla ricostruzione del sinistro, presentando così opposizione alla richiesta di archiviazione. Il gup Paolo Salvatore aveva restituito gli atti al pubblico ministero Andrea Figoni (nel frattempo cambiato, stante il trasferimento a Parma della dottoressa Zannini ndr) concedendo sei mesi di tempo per la redazione di una perizia cinematica in grado di ricostruire con esattezza lo stato dei luoghi, il punto d'impatto tra i mezzi e più in generale la dinamica di un sinistro nel quale ha perso la vita un giovane uomo e che ha stravolto la sua famiglia.

Le risultanze dell'indagine condotta hanno così portato nei mesi scorsi alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura nei confronti del 28enne residente a La Valletta Brianza oggi imputato per omicidio stradale, stante l'avvenuto decesso del motociclista.
Stamani nell'udienza preliminare celebrata al cospetto del giudice Salvatore Catalano, si sono costituiti parte civile per conto dei familiari del motociclista, gli avvocati Stefania Brambilla e Marco Rigamonti. L'imputato invece, ha chiesto - tramite i suoi legali - di avvalersi del rito abbreviato. Un anno la richiesta di condanna a suo carico ipotizzata dal sostituto procuratore Flavio Ricci, con la sentenza attesa il prossimo 20 luglio.
G. C.
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