Nibionno: trovato con un marsupio pieno di droga dalla Polizia. 35enne in manette
Ennesimo fermo nel ''bosco della droga'' a Nibionno, accanto alla superstrada 36. Nel pomeriggio di ieri gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecco hanno arrestato L.M., classe 1986 e nato in Marocco, sorpreso mentre teneva fra le mani una dose di cocaina da 0,6 grammi.
Allo stesso soggetto, tradotto questa mattina in tribunale a Lecco per il processo con rito direttissimo, viene contestata anche la disponibilità di un marsupio individuato nelle vicinanze che conteneva circa 63 grammi di cocaina, 26 grammi di hashish e 28 di eroina.
In merito al possesso di quest’ultimo, l’arrestato, nel corso dell’udienza di convalida, ha negato l'addebito, sostenendo di essere un ''semplice'' avventore che si era recato in zona per acquistare una dose per sé e che, alla vista degli agenti, altri soggetti si sono allontanati in fretta e furia abbandonando tutto ciò che avevano, tra cui anche il marsupio.
Oltre alla convalida dell’arresto, il Vpo Mattia Mascaro ha chiesto al giudice Enrico Manzi di applicare all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il giudice, accogliendo la prima richiesta, ha disposto l’obbligo di firma per tre volte la settimana. Il prossimo 9 luglio invece si deciderà come proseguire con il processo, avendo il suo difensore -l’avvocato Ivana Montani- chiesto un termine a difesa.
Allo stesso soggetto, tradotto questa mattina in tribunale a Lecco per il processo con rito direttissimo, viene contestata anche la disponibilità di un marsupio individuato nelle vicinanze che conteneva circa 63 grammi di cocaina, 26 grammi di hashish e 28 di eroina.
In merito al possesso di quest’ultimo, l’arrestato, nel corso dell’udienza di convalida, ha negato l'addebito, sostenendo di essere un ''semplice'' avventore che si era recato in zona per acquistare una dose per sé e che, alla vista degli agenti, altri soggetti si sono allontanati in fretta e furia abbandonando tutto ciò che avevano, tra cui anche il marsupio.
Oltre alla convalida dell’arresto, il Vpo Mattia Mascaro ha chiesto al giudice Enrico Manzi di applicare all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il giudice, accogliendo la prima richiesta, ha disposto l’obbligo di firma per tre volte la settimana. Il prossimo 9 luglio invece si deciderà come proseguire con il processo, avendo il suo difensore -l’avvocato Ivana Montani- chiesto un termine a difesa.
B.F.