Missaglia piange Enrico Viganò, volontario per Comune e Parrocchia. Aveva 68 anni

Enrico Viganò
In tanti hanno voluto prendere parte sabato mattina alle esequie funebri di Enrico Viganò, il volontario residente a Missaglia venuto a mancare negli scorsi giorni.
Una presenza discreta ma preziosissima per il Comune.
Lavoratore socialmente utile durante i mandati dei sindaci Marta Casiraghi, Rosagnese Casiraghi e Bruno Crippa, il 68enne era attivo anche in parrocchia e in oratorio, sempre a disposizione della sua comunità quando c'era bisogno di aiuto. Esponente del gruppo missionario che da anni opera all'interno della piattaforma ecologica di Via 1°Maggio, era anche impegnato nel comitato di gemellaggio con il comune francese di La Roche Posay.
Insomma, una persona semplice ma con tanta voglia di fare, che non si è mai abbattuta nemmeno negli ultimi periodi segnati dalla malattia. Tenace, educato, sempre sorridente, a dimostrazione dell'impegno e dell'interesse per la ''sua'' Missaglia, vi è anche l'assidua e costante partecipazione - pre Covid - ai consigli comunali presso Palazzo Belgiglio, a poca distanza dalla sua abitazione nei pressi delle scuole medie. Viganò era uno dei pochi, insieme alla stampa, a sedere fra il pubblico. Un appuntamento irrinunciabile per lui, che si vedeva camminare spesso per le strade di Missaglia, sempre pronto a scambiare due battute con la pacatezza che lo contraddistingueva.
''Enrico era un socialmente utile fantastico: spesso lavorava in coppia con Giuseppe Galbusera, recentemente scomparso anche lui. È stato esemplare nei lavori per il Comune di Missaglia, soprattutto per le opere di pulizia e tenuta dell'arredo urbano, collaborando con diverse amministrazioni. Ogni tanto passava in municipio....l'avevo incontrato una ventina di giorni fa'' le parole del sindaco Bruno Crippa.
Molto partecipate le sue esequie officiate ieri mattina in basilica a Missaglia dal vicario per la pastorale giovanile don Andrea Scaltritti; a concelebrare la funzione c'era don Guido Limonta, il vicario parrocchiale residente a Maresso ma originario di Contra che lo ha accompagnato fino all'ultimo, con la sua costante presenza spirituale e umana.
Enrico Viganò lascia la moglie Anna e i figli Maura - con Adrian - e Matteo, i due nipoti, oltre al fratello e alle sorelle.
G. C.
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