Monticello: messa in sicurezza per gli edifici di Casatevecchio

Appaiono mutate le condizioni di uno degli edifici facenti parte dell'ex complesso residenziale situato accanto all'istituto superiore Greppi, in Via dei Mille a Monticello, di proprietà del Consorzio.

Alcune immagini scattate in questi giorni all'ex complesso residenziale di Via dei Mille

Un tempo adibiti ad abitazioni dei fattori che lavoravano per i nobili proprietari della vicina Villa, gli edifici situati in località Casatevecchio risultano dismessi ormai da decenni, dalla metà degli anni Ottanta almeno e più di una volta sono finiti nel mirino dei vandali che negli anni si sarebbero introdotti nel complesso rurale scavalcando da più punti la recinzione esterna.
Oltre ad avere deturpato le facciate - realizzando scritte con bombolette spray, ben visibili anche a decine di metri di distanza - in passato sono state distrutte pure le pareti di cartongesso che dividevano le varie stanze, danneggiando i pochi mobili custoditi all'interno.

Le condizioni della rete, tagliata in più punti, confermerebbero poi che le incursioni si sono continuate a verificare a cadenza periodica anche di recente. Per non parlare poi delle condizioni strutturali: tetto, grondaie e persiane appaiono infatti pesantemente danneggiati.
Nei giorni scorsi un'impresa incaricata dal Consorzio ha provveduto a rimuovere dall'edificio confinante con un'altra proprietà privata, alcune parti che risultavano pericolanti, tanto che le sue condizioni risultano nettamente mutate. Ora si può notare soltanto lo scheletro della struttura: sono state rimosse la copertura e le pareti laterali.

Un intervento di messa in sicurezza reputato non più prorogabile, mentre non ci sono ancora certezze sulla destinazione decisa dal CdA e dall'assemblea dei soci rispetto al futuro delle cascine di Casatevecchio. Esse rientrano nel patrimonio del Consorzio da quando i comuni del casatese costituirono l'ente culturale; acquistando l'eredità immobiliare dei conti Greppi, anche gli edifici residenziali passarono sotto la loro proprietà. Da allora però, risultano disabitati, inutilizzati e spesso purtroppo scenario di atti vandalici orditi da ignoti.
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