Viganò: a fine mandato il sindaco ringrazia il consiglio. Altri 20mila euro per Retesalute

''Questo potrebbe essere l'ultimo consiglio comunale della nostra amministrazione''. Sono state le parole pronunciate in consiglio a Viganò nella serata di lunedì 26 luglio dal sindaco Fabio Bertarini, che in autunno terminerà il suo primo mandato.
Al termine della riunione, svoltasi con alcuni membri in videoconferenza e altri in presenza in sala consiliare, il primo cittadino ha infatti voluto ringraziare tutta l'amministrazione per questi cinque anni di intenso lavoro insieme, sottolineando come questa esperienza politica sia stata per lui motivo di crescita e di impegno, entrambi anche frutto della collaborazione con la propria squadra.

Il sindaco Fabio Bertarini

Anche l'opposizione è stata ricordata nel discorso finale del primo cittadino, il quale, pur riconoscendo le naturali divergenze politiche emerse nel corso di questi anni, ha comunque definito il rapporto tra maggioranza e minoranza come educato e rispettoso, aggiungendo in merito: ''Credo che l'amministrazione di Viganò da questo punto di vista abbia sicuramente dato un esempio di educazione civica''.
Nel corso del consiglio invece, il vicesindaco Stefano Cazzaniga ha illustrato le variazioni in via d'urgenza che si sono rese necessarie negli ultimi mesi in considerazione dell'emergenza pandemica. In particolare, il Comune ha ricevuto un contributo da Regione Lombardia con la quale è stato possibile acquistare una nuova auto comunale, mentre sul fronte delle uscite sono stati stanziati 11mila euro per i buoni alimentari forniti alle famiglie più colpite dalla crisi economica causata dal Covid.

Un altro punto importante all'ordine del giorno ha poi riguardato l'assestamento generale del bilancio, dove è stato stabilito che tutti i parametri per gli equilibri sono stati rispettati con l'approvazione contestuale di una variazione per sistemare i vari capitoli del bilancio. Nello specifico, per la questione del risanamento dell'azienda speciale Retesalute l'amministrazione ha ritenuto di accantonare altri 26mila euro, che vanno a sommarsi ai precedenti 60mila, per un totale di accantonamento in via cautelare pari ad oltre 86mila euro. Infine, l'ultimo punto affrontato in consiglio ha riguardato l'approvazione della convenzione tra i Comuni di Barzanò, Barzago, Cremella, Sirtori e Viganò per la gestione ed il funzionamento della scuola secondaria di primo grado statale "E. Fermi" a Barzanò in via L. da Vinci.

L'assessore all'istruzione Renato Ghezzi

Si tratta infatti di un nuovo tipo di accordo sottoscritto tra le cinque amministrazioni che va a sostituirsi alla precedente convenzione, siglata nel 1995 e venuta a scadere dopo 25 anni nel 2020. Come ha sottolineato lo stesso assessore all'istruzione Renato Ghezzi, il nuovo documento ha cercato di tenere conto delle problematiche emerse negli anni prendendo atto anche della rinnovata situazione che vede i singoli Comuni proprietari per determinate quote dello stabile scolastico dall'anno scorso. La convenzione si compone dunque di dieci articoli, nei quali viene esplicitata la durata dell'accordo in 15 anni con decorrenza dal 2021 e, tra le altre cose, anche la regolazione delle spese di carattere ordinario legate alla gestione e al funzionamento dell'edificio scolastico, le quali sono approvate dalla conferenza dei sindaci.

Tali spese variano da comune a comune in base al numero degli alunni iscritti per ogni anno, che nel caso di Viganò sarà di circa 23 ragazzi per l'anno scolastico 2021-2022, e che vengono anticipate al Comune di Barzanò, ancora capofila della convenzione. Dal prossimo anno scolastico, inoltre, il Comune di Barzanò, che ad oggi non ha ancora attivato un servizio di trasporto per i propri alunni residenti, avrà una spesa pari al 15% del totale del costo del trasporto, mentre il resto sarà suddiviso tra gli altri comuni in base al numero di aderenti al servizio. Anche le spese straordinarie di investimento saranno suddivise e discusse tra i membri della convenzione in base alle rispettive quote di proprietà, che per Viganò si aggira attorno al 12% del totale.
M.B.
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