Turismo e disabilità: prime esperienze

Con l’aiuto della mia famiglia ho voluto fare anche quest’anno le stesse cose che facevo gli altri anni.
Il mare in Calabria a luglio , la  Val Badia ad agosto e la settimana a  Berlino che quest’anno capita a luglio.
Tutto in macchina perché il “combinato disposto” del Covid e della mia sopravvenuta  disabilità sconsigliano altre alternative.
Contavamo naturalmente sui parcheggi per i disabili che avrebbero dovuto aiutarci molto nei giri turistici che avevamo programmato .
Una cosa non sapevamo : non sapevamo che i parcheggi per disabili non sono tutti uguali e non sono tutti disponibili per noi : a volte  infatti sono riservati a singoli disabili, dal comune del luogo.
Ce ne siamo accorti a Cerveteri dove ci siamo fermati per vedere e far vedere ai nipotini sia la  bellissima necropoli etrusca che il corrispondente museo.
Per visitare il museo abbiamo parcheggiato davanti al Comune (nei cui pressi si trova il Museo) dove c’erano ben tre parcheggi riservati ai disabili : peccato però che fossero riservati a tre disabili della città.
E così ci siamo presi una bella multa perché – come ci ha poi spiegato il Sindaco rispondendo a una nostra mail di lamentela – i parcheggi per i disabili non riservati erano collocati in un’altra piazza della città.
Chissà se  il giovane Sindaco di Cerveteri avrà poi riflettuto sul senso della nostra mail che intendeva dire : se vuoi favorire anche il turismo dei disabili devi rendere accessibili a tutti ,  i parcheggi del centro storico riservando ai disabili del luogo i parcheggi dei quartieri meno visitati dai turisti.
Proseguendo nella nostra discesa verso il Sud la seconda tappa è stata Pozzuoli dove abbiamo passato due notti per avere la possibilità di visitare Procida.
L’ idea era di arrivare nella piazza del Porto e lì nel grande parcheggio antistante il porto lasciare la macchina in un parcheggio per disabili.
Ma anche lì abbiamo trovato tutti i parcheggi riservati  per singoli disabili  di Pozzuoli.
E così l’indomani l’andata dall’albergo al porto e il ritorno dal porto all’albergo  l’abbiamo fatto in Taxi. 
Tornati dalla Calabria abbiamo fatto una lunga puntata in macchina fino a Berlino.
A Berlino abbiamo trovato parcheggi per disabili ovunque senza problemi sia nei pressi della porta di Brandeburgo che ad Alexanderplatz e a Dresda  abbiamo potuto parcheggiare a poche decine di metri dalla Frauenkirche.
Lì di parcheggi per disabili numerati (e quindi per noi vietati)  non ne abbiamo trovato nessuno .
Ing. Antonio Conrater
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