Barzago, Tari: -20% a tutte le attività. Per la minoranza lo sconto andava diversificato

È stato approvato a maggioranza ma con critiche dall'opposizione il nuovo regolamento sulla tassa rifiuti Tari per il Comune di Barzago, dove, durante il consiglio comunale tenutosi nella serata di mercoledì 28, il sindaco Mirko Ceroli ha illustrato il nuovo documento a tutta l'amministrazione. Il regolamento recepisce infatti alcune delle modifiche apportato a livello nazionale, come ad esempio la norma che stabilisce che non si potrà più parlare di rifiuti assimilabili a quelli urbani ma la nuova distinzione sarà solo tra rifiuti urbani, speciali e pericolosi, oltre che ad aggiungere un articolo specifico sulla possibilità di introdurre agevolazioni in caso di crisi ed emergenza come quella attuale. Altre modifiche riguardano poi la possibilità per le aziende e le attività produttive di non vedersi tassata la parte di superficie dedicata alla produzione con la conseguenza di dover rimodulare le tariffe in tal senso e la facoltà di questi soggetti di non avvalersi del servizio pubblico per lo smaltimento dei rifiuti.

Il consigliere di Barzago Viva, Stefano Beretta

"Finora le richieste ricevute sono state 3, delle quali una proveniente da un'attività che vuole confermare l'adesione al servizio offerto da Silea, un'altra che chiede di essere esonerata dalla tassazione solo per una certa tipologia di rifiuti e infine l'ultima che si avvale del principio di escludere buona parte della propria superficie dall'area tassabile" ha spiegato il sindaco Ceroli, aggiungendo però il rischio che ne deriverebbe se molte aziende scegliessero di uscire dal servizio pubblico, ovvero quello relativo ad una possibile incidenza negativa sul piano economico e finanziario a causa del fatto che i costi della tariffa andrebbero rimodulati tra le altre utenze domestiche e non, ancora aderenti al servizio pubblico. Dall'opposizione alcune criticità sono state sollevate dal consigliere di Barzago Viva Stefano Beretta, il quale ha suggerito alla maggioranza che sarebbe stato utile aggiungere nel regolamento la possibilità di rateizzazione per chi versa in difficoltà economiche e, ancora meglio, l'impegno a fare in modo che i cittadini possano ricevere la bolletta almeno 30 giorni prima della scadenza del pagamento per evitare eventuali insolvenze e semplificare la vita del contribuente.

Non si è fatta attendere la replica della giunta, proveniente in questo caso dal vice sindaco Michele Bianco, che ha spiegato come si tratti di una procedura pressoché impossibile quella di far recapitare con tanti giorni di anticipo le bollette nelle case dei cittadini e questo per motivi di carattere amministrativo e logistico legati soprattutto alla pluralità di soggetti coinvolti nella preparazione dei documenti necessari. "I comuni virtuosi e con personale specializzato a disposizione" ha aggiunto Bianco, "potrebbero al massimo far recapitare le bollette con 15 giorni di anticipo ma non oltre, anche perché il continuo aggiornamenti dei dati anagrafici delle famiglie e la continua modifica delle norme per la determinazione dei pagamenti rendono difficile qualsiasi tipo di previsione da parte degli uffici preposti. Noi abbiamo cercato di andare comunque incontro ai cittadini cambiando le scadenze dei pagamenti, che prima erano fissate a settembre e dicembre, per riallontanarle e dare più respiro al contribuente che ora si trova con una scadenza a giugno e una a fine dell'anno". Un'altra nota critica è stata sollevata dal capogruppo di minoranza Emanuele Silvio Mauri che ha ricordato che l'episodio del ritardo nel recapito della bolletta della Tari ai cittadini barzaghesi dello scorso giugno potrebbe aver creato la sensazione nel cittadino che fosse stato lui il responsabile e che sarebbe potuto andare incontro a sanzioni ingiustificate. Sul punto il sindaco Ceroli ha però chiarito che i cittadini sono stati avvisati di questo disguido amministrativo rassicurando coloro i quali erano preoccupati per un eventuale multa. Sempre sulla Tari si è concentrato anche un altro punto all'ordine del giorno del consiglio, ma in questo caso il tema è stato il contributo statale da 19mila euro per il 2021 da dedicare proprio alle agevolazioni per le utenze non domestiche come conseguenza della crisi economica. La proposta della maggioranza, approvata poi con il voto contrario dei 3 membri di minoranza, è quella di applicare una riduzione del 20% sulla parte variabile della tariffa per tutte le attività sul territorio barzaghese senza distinguo e ricalcando la scelta che era stata fatta dall'amministrazione anche per lo scorso anno, quando a fronte di un contributo statale di 28mila euro, si era deciso per un'agevolazione del 25%.

Il vice sindaco Michele Bianco

Totalmente contrario in tal senso si è dichiarato il consigliere di minoranza Beretta, parlando a nome del suo gruppo, in quanto ha ritenuto che il cambio di scenario sociale ed economico tra il 2020 e il 2021 avrebbe dovuto spingere l'amministrazione a rivedere i criteri con i quali agevolare le diverse attività in quanto non tutte sono state chiuse per lo stesso tempo, andando incontro a difficoltà di diversa intensità. La scelta di applicare uno sconto uguale per tutte le attività produttive è quindi sbagliata, a detta della minoranza, perché in tal modo si avvantaggiano anche quei soggetti, come i supermercati che non hanno mai chiuso, e non si aiutano significativamente le aziende, i bar, i ristoranti o altre attività che avrebbero invece bisogno di un aiuto più consistente. Sempre il consigliere Beretta ha definito poca coraggiosa questa scelta, suscitando quindi la risposta del sindaco Ceroli che ha invece confermato la volontà di procedere con la decisione già adottata lo scorso anno e senza voler distinguere tra le attività per non mettere le stesse nella posizione di dover dare delle giustificazioni dettagliate sul perché avessero o meno diritto ad avere l'agevolazione.
M.B.
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