Molteno: un brano di Alessandro Villa trasmesso in America

Una nuova uscita discografica per il brano scritto da Alessandro Villa. Il moltenese di 39 anni è ormai alla quarta release ufficiale: le ultime due, in particolare, sono contenute nei singoli di Matteo Lendo Lenotti, che ha interpretato il brano distribuito da Italian Way Music. “Ci tengo molto a dare notizia dell'uscita di questo brano perché incita molto a sperare che, dopo tanta sofferenza, si possa gioire di uno spiraglio di luce” spiega.



Nessuno lo sa”, questo il titolo dell’ultimo testo scritto da Villa, nasce da un rapporto di amicizia finito male. “Ero reduce da un’amicizia che sembrava avermi dato quello che più di ogni altra cosa era importante per me: essere visto come una persona e non come un disabile. La rottura di questo rapporto, però, mi ha lasciato una ferita profondissima che ho portato con me per alcuni anni. Mi sono ritrovato, ancora una volta, a ripartire da solo. L’accaduto mi ha bloccato in modo forte e non ho ancora superato tutto questo. Poi, ecco che un giorno vedo un ragazzo da mio cugino: inizialmente non sapevo come approcciare tanto che la prima volta non l’ho nemmeno salutato. Le troppe scottature del passato non mi permettevano di ricevere un’altra delusione. Conoscevo solo il suo nome e mi fece un’ottima impressione. Poi, sbloccai la situazione cominciando a parlargli: gli raccontai tutta la mia storia e quello che mi aveva particolarmente segnato. Il nostro rapporto è cresciuto e i contatti sono stati quasi giornalieri. Tutto questo è accaduto durante il periodo di lockdown che per me è stato positivo: magari lui non sarebbe passato da queste parti. In uno di quei pomeriggi, ho iniziato ad appuntarmi di getto il testo. L’ho spedito a Matteo Lenotti che ha subito avuto un’idea per la melodia del brano”.



In tempi molto rapidi, il brano è stato prodotto e consegnato a John Toso che lo ha distribuito su tutti gli stores digitali con la sua etichetta (Italian Way Music). La collaborazione con la società era nata già da tempo: gli ultimi tre brani sono usciti con la medesima etichetta. “La musica è tutto quello che ho poiché, a causa dei miei deficit fisico-visivi, non ho mai avuto l’opportunità di vivere come i miei coetanei. Prima ascoltavo i brani e facevo finta di cantare, poi ho capito che nella musica potevo trovare un nuovo modo per esprimere le mie emozioni che ho iniziato ad appuntare su alcuni fogli di carta”. Nei primi anni Duemila, Alessandro ha registrato il primo brano che ottenne 30.000 play in un solo mese. Poi la società chiuse e lui incontrò con John Toso dell'etichetta di edizioni e distribuzioni Italian Way Music. Da qui è nato tutto il percorso che oggi porta Alessandro a vedere pubblicato il suo quarto brano.
“Il nuovo singolo è un brano che incita molto l'ascoltatore a non smettere mai di sperare perchè, in fondo al buio, può sempre arrivare una luce nuova ed è per questo che l'ho abbinato all'hashtag e slogan #neverStopHoping. L’idea della speranza è alla base del testo: per me, significa anche poter sperare che la società sportiva con la quale avevo fatto domanda di collaborazione in passato possa valutare il programma del mio inserimento” aggiunge Alessandro, spiegando meglio il significato del titolo: “Racconta quello che nessuno ha visto della mia vita. Nessuno sa cosa significa raccogliere cocci di vita andata male e prendere in mano la situazione, cercando qualcosa che mi dà speranza. Nessuno sa quello che c’è dentro di te e quello che vivi: io ho sempre il senso di inadeguatezza nell’approcciarmi ad altre persone. Mi segnano ancora le parole che mi furono dette in passato da chi mi prendeva in giro. Il brano fa capire le difficoltà che ci sono quando si vuole cercare di ripartire con la vita nonostante le ferite sociali: non sai se la persona davanti possa capirti”.


La nuova canzone di Alessandro è ancora più speciale: è uscita infatti dai confini nazionali persino in Florida, dove è entrata nella programmazione fissa della domenica. La precedente canzone “Io sono qui”, invece, era espatriata in Francia: è stata trasmessa in una radio della Costa Azzurra. “Grazie a un’intervista su Fabrizio Ciancio, mi sono interessato a lui: trasferito da anni oltre oceano, ha una radio in Florida. Mi sono messo in contatto con lui: insieme abbiamo lavorato anche a un podcast che è uscito da poco. Proprio lui mi ha poi presentato ad alcune emittenti radio tra cui quella di Domenico Stanganelli che mi ha presentato al pubblico della sua trasmissione domenicale. Mi ha detto che la mia canzone verrà trasmessa ogni domenica nel programma e credo che questo non abbia prezzo. Per me aver raggiunto i confini oltreoceano è un grandissimo traguardo, senza contare che è stato chiesto a un noto “big” della musica la possibilità di rieditare la mia canzone per una versione internazionale. Nel mio piccolo ho fatto passi incredibili, se penso che il mio obiettivo iniziale era avere una collaborazione con un compaesano con cui non ci sono stati presupposti. Oggi passare da una richiesta locale a essere trasmesso nel mondo non mi fa sentire arrivato ma sbalordito. Con questo vorrei dare un messaggio di speranza per tutti: ciascuno può trovare la propria strada al di là dell’obiettivo”. Tra i progetti futuri, c’è l’idea di realizzare progetto sul buon senso.
Alessandro guarda anche al futuro: “Questo brano arriva in un momento in cui nella mia vita si prospetta un futuro dato che, dopo ben 15 anni, è arrivato nella mia frazione un nuovo giovane vicino di casa. Voglio leggerlo come una speranza di nascita di un nuovo legame. La vicina di casa, quando se n'è andata da qui, ha lasciato un vuoto nella mia vita che ho sempre cercato di colmare. Ora non so come evolverà il legame con questo nuovo vicino: mi auguro però che possa consolidarsi e durare nel tempo”.
In merito alla creazione di testi, dice: “Ho scritto tanti testi in questi anni ma molti sono ancora nel cassetto perché non è sempre facile, senza budget a disposizione (in quanto, non lavorando, vivo in famiglia con mamma casalinga e papà pensionato) trovare persone che si spendano a titolo di gloria giusto per passione, ma ho ricevuto molte critiche positive che mi hanno fatto capire che posso davvero donare qualcosa al patrimonio musicale.
M.Mau.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.