Maresso: è Fabio Angeloro, artigiano 30enne, il motociclista vittima di un drammatico sinistro stradale a Brienno (Como)

Avrebbe fatto tutto da solo, perdendo il controllo della sua motocicletta per cause al momento non chiare. Un urto violentissimo, che non gli ha lasciato scampo. Si è spento nel tardo pomeriggio odierno a Brienno, in provincia di Como, Fabio Angeloro, classe 1991 e residente a Maresso di Missaglia.

Fabio Angeloro, classe 1991 residente a Missaglia, vittima del sinistro mortale a Brienno

Ancora al vaglio dei carabinieri la dinamica del sinistro verificatosi poco prima delle ore 18 sulla strada Regina, l'arteria che costeggia il Lario che il giovane stava percorrendo in sella alla sua nuovissima Triumph di colore bianco, acquistata non più di un mese fa.
Finito frontalmente contro un muretto a margine della carreggiata, Angeloro sarebbe morto sul colpo. Nulla hanno potuto fare i soccorritori del 118, portatisi sul posto con un'ambulanza supportata da personale medico e dai vigili del fuoco.
La notizia si è presto diffusa nella frazione missagliese, dove il 30enne viveva da parecchi anni ormai in località Cascina Maressoletto insieme alla sua famiglia. Artigiano specializzato nella manutenzione di pavimenti in pietra, Angeloro amava il suo lavoro che svolgeva in proprio ed era un appassionato di motori. La patente della moto l'aveva conseguita qualche mese prima dell'avvento del Covid e dopo aver acquistato una prima ''due ruote'', da poche settimane sembra avesse deciso di puntare su un mezzo diverso, forse più potente, in sella al quale purtroppo ha trovato la morte mentre rincasava da un impegno professionale.
A piangerlo oltre ai suoi genitori e ai due fratelli, anche la fidanzata, studentessa, residente pure lei in paese; sui social le loro fotografie postate non più di qualche giorno fa. Felici e reduci da qualche giorno di vacanza trascorso insieme al mare, prima che questa tragedia spezzasse all'improvviso la vita del 30enne la cui salma è ora composta presso l'ospedale comasco di Sant'Anna a disposizione dell'autorità giudiziaria.
G. C.
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