Cesana, elezioni: Eugenio Galli lascia dopo 25 anni. Luisa Airoldi è il candidato sindaco

Lascerà l'amministrazione comunale dopo 25 anni di servizio. Il prossimo ottobre, dopo le elezioni amministrative e l'insediamento del nuovo sindaco, la porta del municipio si chiuderà alle sue spalle per l'ultima volta. Eugenio Galli, primo cittadino di Cesana Brianza, ha
Il sindaco Eugenio Galli
confermato le voci che erano già nell'aria. Non si candiderà per un terzo mandato, ma nemmeno proseguirà in altra veste insieme al gruppo "Cesana 2.0. Continuità e rinnovamento". Prenderà il testimone della squadra Luisa Airoldi, 43 anni, attuale vice sindaco e architetto di professione. Si era presentata per la prima volta alle precedenti elezioni, ottenendo 38 preferenze: a lei erano stati affidati i lavori pubblici che ha seguito per l'intero mandato che sta volgendo ormai al termine. Il gruppo punta quindi sul volto femminile e prosegue sulla strada già tracciata. Nel primo mandato di legislatura Galli era stato nominato vicesindaco Luigia Valsecchi, ma nel 2016, dopo l'uscita di Valsecchi, per lo stesso ruolo era stata scelta una figura, l'architetto Airoldi, senza pregressa esperienza in ambito amministrativo. Con questo cambio e l'introduzione di una nuova professionista nel ruolo di braccio destro del sindaco, l'avvicendamento pareva già segnato e il tempo lo ha confermato: su di lei ha deciso di investire la squadra per correre a queste elezioni.
"Io esco dal gruppo ma sicuramente sosterrò la lista e, in caso di bisogno, ci sarò - conferma il sindaco Galli - Mi hanno chiesto loro di sostenerli ancora, ma lo farò da esterno e non più come amministratore".
I motivi che lo hanno portato a formalizzare la decisione sono di natura strettamente personale: "Essere sindaco è un impegno. Anche durante il Covid ero presente notte e giorno in comune e non potevo stare vicino a mia madre - rivela - La responsabilità è grande: fare il sindaco non significa più fare il passacarte. È stato difficile anche per il gruppo accettare la mia scelta, ma io li ringrazio perché è bello vedere che il lavoro prosegue in futuro e non si cancellano tutti gli sforzi del passato. Sono contento che ci siano nuove persone che si mettono in gioco per la comunità, ma è giusto che camminino da soli: un ex sindaco che rimane nel gruppo può condizionare le scelte".
Questo il percorso amministrativo di Galli: dopo tre mandati come vice sindaco ai servizi sociali ha in seguito ricoperto per un 
La vice sindaco Luisa Airoldi
decennio il ruolo di sindaco. In tutti questi anni, si è sempre contraddistinto nell'impegno per il sociale, in particolare modo gli anziani e i giovani della comunità. Non si rimprovera nulla, anzi, ci tiene a sottolineare ciò che più di ogni altro aspetto ha contraddistinto il suo impegno da primo cittadino: "Nei servizi sociali abbiamo messo tante risorse - precisa - Tutto quanto potevamo, l'abbiamo fatto. Oltre agli anziani e ai cittadini con i quali ho instaurato maggiori rapporti a causa del Covid, che ho vissuto davvero in prima persona, mi rende orgoglioso in particolare modo il lavoro fatto per i giovani. Abbiamo fatto in modo che i ragazzi venissero seguiti da un educatore scolastico e potessero frequentare il dopo scuola. In collaborazione con la cooperativa Sineresi, abbiamo dato vita al gruppo "Zac" (da Zero a Centro, il centro giovanile nato nel 2018, ndr). È stato fondamentale per il percorso di tanti ragazzi: i giovani adolescenti scelgono a un certo punto di lasciare l'oratorio e noi abbiamo offerto loro un nuovo spazio di aggregazione in modo che potessero stare lontani dai pericoli. I giovani qui si incontrano e discutono di tematiche importanti come la legalità. Bisogna dare maggiore attenzione alla prevenzione per evitare che i nostri adolescenti prendano brutte strade, anche se questo per il comune si traduce in un costo. Sono però orgoglioso di avere usato le risorse per i giovani che sono parte della nostra comunità".
Unico rammarico per il sindaco Galli? "Forse al nostro gruppo è mancato lo spirito di comunicazione - sostiene - Il lavoro c'è stato e le opere sono state fatte ma non abbiamo fatto opera di divulgazione. Diciamo che siamo stati un gruppo del fare senza troppo far conoscere gli interventi realizzati".
Michela Mauri
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