Oggiono: con Andrea Vitali vanno in scena emozioni, solitudine e trascorrere del tempo

Particolarmente apprezzato dal pubblico "Già, infatti, è così", lo spettacolo teatrale con Andrea Vitali che ha visto lo scrittore recitare in prima persona. Gli oltre cento spettatori presenti hanno seguito con interesse l'intera rappresentazione dell'opera inedita dell'artista trasformata in racconto teatrale.

Andrea Vitali

Nel complesso di Villa Sironi, in un'area esterna a fianco della storica dimora, ad andare in scena oltre al noto scrittore di Bellano vi era anche Francesco Pellicini. I due, accompagnati dai musicisti Max Peroni e Fazio Armellini, hanno catturato l'attenzione del pubblico rimasto in ascolto del racconto per oltre un'ora, apprezzandolo e ricambiando gli attori con un lungo applauso al termine dello spettacolo.

La vicenda narrata è tratta da un'opera letteraria dello stesso scrittore lariano, rimasta inedita. Protagonista è Gaspare Bomboletti maestro in pensione. A poche ore dal Natale, il primo che si appresta a passare in solitudine dopo la scomparsa della madre, alcune emozioni fanno breccia nel suo animo.

I rapidi scambi di battute fra Vitali e Pellicini lasciano scorrere via velocemente la vicenda, mantenendo alta l'attenzione del pubblico. Nonostante ciò, la profondità, l'intimità di emozioni familiari, talvolta tristi, non viene meno grazie alla recitazione e alla voce dello scrittore.

Gaspare si sveglia nel cuore della notte, impiega alcuni momenti a capire quale sia il disturbo che lo ha destato dal sonno. Pellicini, recitando, descrivendo la scena e la dinamica, riesce a portare il pubblico nella stanza del protagonista, catturando gli spettatori in modo intimo.

Un aspetto, quello dell'intimità, che prosegue durante il racconto, caratterizzato dalle emozioni che il protagonista prova nel ricordare la madre. Come lei lo abbia cresciuto da piccolo e da giovane, come a lui si rivolgeva e come lo accudiva, fino al momento in cui i ruoli si sono invertiti.

Fazio Armellini

Quando è stato il figlio, a dover curare la madre malata, a seguirla nelle sue confusioni dovute all'età, a vederla e sentirla dimagrita. Un vero e proprio percorso personale che il protagonista termina solo con la morte della madre, avvenuta alcuni mesi prima.

L'assessore Giovanni Corti

All'improvviso, ricompare. In cucina, dove Gaspare si era recato a spegnere la radio da cui pensava d'essere stato svegliato. Il maestro vedendo la madre pensa a un sogno, ma si ricrede dopo breve, quando alle quattro di notte suonano al suo campanello.

Max Peroni

In un continuo ripercorrere i ricordi personali, il maestro si confronta con la solitudine della vita odierna e del «tempo che non si ferma». Rivedrà un amico scomparso quando erano giovani, così come un'amica nei confronti della quale aveva provato emozioni mai confessate.

Francesco Pellicini

La regia dello spettacolo, a cura di Matteo Carassini e dello stesso Pellicini, ha sapientemente bilanciato il testo del racconto con gli stacchi musicali di Max Peroni e Fazio Armellini. I due musicisti si sono esibiti rispettivamente con voce, chitarra e fisarmonica.

«Sono contento per la presenza di Andrea Vitali» ha spiegato Giovanni Corti assessore alla Cultura di Oggiono, presente alla manifestazione. Nell'introdurre la serata l'assessore ha sottolineato l'importanza dell'«inserimento dello spettacolo nel Festival dei Laghi Lombardi». Una rassegna in cui il comune è entrato a far parte grazie al suo lago e che ha permesso alla città di Oggiono di «essere inserita in un cartellone di spettacoli che ha girato per tutta la Lombardia».

Una scelta, quella di aderire a programmi culturali di qualità, adottata «per fare cultura» e per «incentivare un turismo culturale» a favore di Oggiono, «facendo conoscere» la città al di fuori del territorio ha spiegato Corti.

L.A.
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