Viganò: nel cortile del municipio in scena il monologo su Antigone
"Antigone" è una tragedia greca scritta da Sofocle e rappresentata per la prima volta ad Atene nel 442 avanti Cristo.
Antigone è figlia del rapporto incestuoso tra Edipo, re di Tebe, e sua madre Giocasta. È sorella di Ismene, Eteocle e di Polinice. L'opera comincia con la giovane che decide di dare una degna sepoltura al cadavere del fratello Polinice, pur contro la volontà del nuovo re di Tebe, Creonte, che l'ha vietata con un decreto. Polinice, infatti, è morto assediando la città di Tebe, comportandosi come un nemico. Scoperta, la giovane viene condannata e murata viva in una grotta. In seguito alle profezie dell'indovino Tiresia, Creonte decide di liberarla, ma è troppo tardi: Antigone si è suicidata. Il promesso sposo di Antigone e figlio del re, Emone, si toglie la vita e così fa anche sua madre Euridice. Creonte rimane così da solo.
Luca Radaelli di Teatro Invito
Questa tragedia è stata rivisitata in chiave contemporanea da Debora Benincasa con l'aiuto del regista Amedeo Anfuso. Oltre al testo di Sofocle, l'attrice ha fatto riferimento anche alla versione del 1941 di Jean Anouilh.
Antigone si trasforma in una ragazzina di oggi che guarda serie televisive e film d'azione, ma mantiene intatta la forza dell'eroe. Lo scopo dello spettacolo sta proprio nell'incontro tra mondi lontani, tra il comico e il tragico, tra il classico e il contemporaneo.
La forza di Antigone è quella di trasmettere, nonostante la sua caduta, un forte senso di speranza e la voglia di continuare a lottare, di difendere a tutti i costi i propri diritti.
A sinistra il sindaco Bertarini
Debora Benincasa fa parte della compagnia indipendente "Anomalia Teatro", che produce e distribuisce il proprio teatro. Il progetto è nato a Torino nel 2016 grazie anche alla partecipazione di Amedeo Anfuso e Marco Gottardello.
"Antigone" è il primo spettacolo che ha debuttato presso il grande pubblico e ha permesso alla giovane compagnia di visitare tutta Italia, tra teatri e licei. Il monologo è anche volato oltreoceano grazie all'Italian Theatre Festival di New York.
Il testo dello spettacolo è stato pubblicato nel 2017, in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino, dalla casa editrice SuiGeneris. Le parole sono state arricchite dalle illustrazioni di Antonio Amodio. Si è aggiudicato poi il Premio Mauro Rostagno 2019 per la miglior drammaturgia.