Operazione Tullac: fra patteggiamenti e abbreviati in dieci dal giudice per le cessioni di cocaina. Il ''dominus'' rimedia 14 anni
Fin da subito è stato ritenuto al centro dell'attività investigativa della Guardia di Finanza lecchese, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Del Grosso. E in effetti la sentenza pronunciata quest'oggi dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lecco Salvatore Catalano, lo ha confermato.
Nomi in alcuni casi non nuovi alla cronaca, con il coinvolgimento in precedenti note operazioni antidroga - Valli nella vecchia "Mosquitos" e Passannante in "Baby Park" del 2013, per fare degli esempi - ma anche in efferati fatti di sangue come la sparatoria di Annone del 2014 che ha visto condannato Polito insieme al fratello e l'uccisione nel 2003 a Merone del 22enne Gianluca Stranieri ascritta invece a Canali.
Stamani a distanza di sei mesi dagli arresti sono state dunque definite le condanne in primo grado; giusto in tempo prima che il pubblico ministero dr.Del Grosso - titolare del fascicolo - lasci Lecco per approdare in quel di Torino.
Quattordici anni, un mese, dieci giorni la pena inflitta - in rito abbreviato e in continuazione con una precedente condanna - a Juljan Malaj, classe 1984, residente a Rogeno e titolare (nel periodo d'indagine e non attualmente) di un bar/tabaccheria/ricevitoria a Malgrate, ritenuto vero e proprio centro di smistamento di ingenti partite di droga nonostante si trovasse nei pressi di un plesso scolastico e di un centro sportivo molto frequentato da giovani in località Gaggio.
E' l'esito più eclatante dell'operazione Tullac che nel marzo scorso aveva portato gli inquirenti a sgominare un sodalizio criminale italo-albanese che gestiva - secondo le risultanze investigative - un lucroso traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall'Olanda e destinate alle piazze di spaccio lombarde, attraverso l'incrocio dei dati elaborati nel corso dell'attività. Fondamentali anche i servizi di osservazione, controllo e pedinamento come pure il fitto monitoraggio degli esercizi commerciali dei soggetti indagati, i quali hanno definito la propria posizione quest'oggi.Oltre al già citato Malaj - indicato in alcune telefonate captate durante l'attività con l'appellativo "Mastrolindo" stante il cranio glabro e finito in manette a maggio 2020 per la detenzione di 2 chili di di cocaina, in parte custodita in garage in un panetto arrecante l'immagine di una pantenera nera - stamani hanno scelto di avvalersi del rito abbreviato Algert Alia (classe 1982), condannato a quattro anni e cinque mesi e il 45enne Almin Vuka (quattro anni e otto mesi). I restanti imputati hanno patteggiato, dopo l'accordo trovato fra i rispettivi difensori e il pubblico ministero Del Grosso. Tre anni e otto mesi a Mario Polito, classe 1985 di Locri, quattro anni e sei mesi a Marcello Valli (radici a Bellano, classe 1964); tre anni e sei mesi al lecchese classe 1989 Alex Sala, infine tre anni e quattro mesi a Daniele Passannante, originario di Besana Brianza, classe 1979. Avevano già patteggiato la pena prima dell'estate il 45enne James Canali e Denis Dedja, di quattro anni più giovane.
Stamani a distanza di sei mesi dagli arresti sono state dunque definite le condanne in primo grado; giusto in tempo prima che il pubblico ministero dr.Del Grosso - titolare del fascicolo - lasci Lecco per approdare in quel di Torino.
G. C.