Retesalute: Casatenovo sferra un meticoloso attacco al Piano di risanamento presentato da Liquidatori e in Assemblea il 30

Fabio Crippa
In assenza di iniziative concrete da parte del comune capofila, Merate, il cui sindaco, Massimo Augusto Panzeri, è anche presidente dell'assemblea dei soci di Retesalute, a scendere in campo è Casatenovo attraverso il vice presidente e consigliere delegato Fabio Crippa.
E lo fa con un documento puntiglioso, meticoloso, a tratti sarcastico indirizzato al Collegio dei liquidatori in relazione al "Piano di risanamento e di ripresa della continuità aziendale 2021-2023" dell'Azienda speciale pubblica ora in liquidazione, composto da ben 58 pagine nelle quali si rilevano contraddizione, genericità, approssimazioni su cui, in vista dell'assemblea convocata per il 30 settembre, Casatenovo chiede precise spiegazioni.
Per il Piano di risanamento questa iniziativa casatese suona a morto. Il dissenso dei casatesi era già noto; si dice che il sindaco Filippo Galbiati, che per anni ha collaborato proficuamente con l'ex sindaco di Merate Andrea Massironi, si sia stancato di questa situazione sempre più paludosa. E qualcuno addirittura pensa che Casatenovo abbia già un suo piano alternativo per la gestione dei servizi sociali, che prescinde da Retesalute. A riprova si portano le assunzioni di Simona Milani, ex direttore di Retesalute considerata tra le persone più esperte e competenti in materia di servizi alla persona e un'altra assistente sociale di altrettanto valore.
Numerosi sono i rilievi e le domande poste da Fabio Crippa al Comitato liquidatori presieduto da Ciro D'Aries, professionista "caldeggiato" da Merate.
Ma una premessa su tutto fa da discrimine : l'immediato stralcio di tutti i riferimenti alle accuse e alle azioni giudiziarie intraprese dal Collegio di Liquidazione, richiamati nelle pagine 9, 10, 11, 13, 53, 58 (un vero tormentone).
Altro passaggio importante, ma ogni richiamo è sicuramente di assoluto interesse, riguarda l'assetto finanziario a breve termine che evidenza crediti vantati da Retesalute per 5,3 milioni a fronte di debiti per 5,8 milioni al 31 dicembre 2021. Casatenovo chiede, forse un po' retoricamente, nei confronti di chi l'azienda vanta crediti così elevati.

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